I tamburi di guerra tuonano e sono sempre più vicini. Il conflitto armato tra Israele e Iran sembra ormai inevitabile. Tutto è pronto o quasi. E come sempre quando si parla di Israele i finti pacifisti spuntano fuori come funghi anche dove non te li aspetti, addirittura preventivamente rispetto agli eventi.
E’ il caso della manifestazione contro l’intervento israeliano in Iran che ha avuto luogo ieri a New York. Centinaia di “pacifisti” sono scesi nella popolare Times Square per protestare “preventivamente” contro l’attacco israeliano alle centrali nucleari iraniane. E così è successo in Canada e in altri Stati “civili”. Qualche manifestazione per i poveri siriani massacrati a migliaia da un altro nemico di Israele, il siriano Assad? No, assolutamente niente. Qualche manifestazione contro il fatto che i massimi vertici iraniani abbiano ammesso candidamente che “vogliono spazzare via Israele e tutti gli ebrei”? No, nemmeno un fiato. Si protesta però per l’idea israeliana (perché allo stato attuale è solo una idea) di attaccare i siti nucleari iraniani.
“Nessuna guerra, nessuna sanzione, nessun intervento, niente omicidi” si leggeva in uno striscione sostenuto dai “pacifinti americani” che sfilavano da Times Square verso la sede dell’Onu e il Consolato israeliano.
Altre marce “pacifinte” si sono svolte a Boston, Chicago, Philadelphia, San Francisco, Washington e in altre città degli Stati Uniti oltre che in alcune città europee. Anche in questo caso il silenzio più assoluto è sceso sulle stragi che avvengono in Siria. Il messaggio è chiaro: non ha nessuno importanza se un nemico di Israele massacra migliaia di persone o minaccia un nuovo olocausto, l’importante è che sia nemico dello Stato ebraico. Poi tutto gli viene perdonato. Non so se siano più ipocriti questi idioti che sfilano oppure chi ancora continua a chiamarli “pacifisti” dato che in realtà questi “signori” vogliono solo la distruzione di Israele.
Sarah F.