Islam in rivolta: il silenzio dei vigliacchi, l’arrogante malafede degli imbecilli

Facciamo il punto della situazione sulle rivolte islamiche scaturite dalla pubblicazione di un filmino ridicolo e di qualche vignetta satirica. Quattro morti in Libia, tra cui un ambasciatore, rappresentanze diplomatiche americane, tedesche, francesi e di altri paesi occidentali distrutte o sotto assedio in tutto il mondo. Folle oceaniche di islamici che al grido di “Allah è grande e Maometto è il suo unico profeta” promettono morte e distruzione all’occidente.

E’ troppo riduttivo il quadro? Si, lo ammetto, è troppo riduttivo. In effetti ci sarebbero anche una decina di capi di stato islamici che, dato che non hanno nulla di meglio da fare, hanno parlato di complotto giudaico-cristiano contro l’Islam e di volere fare di tutto perché la faccenda finisca qui. Come? Semplice, con l’introduzione della religione unica: la loro.

In questo quadro cosa fanno i governanti occidentali? Fatti salvi i coraggiosi francesi, che pagheranno certamente il loro coraggio con il sangue, il resto del mondo occidentale non si è premurato di chiedere conto degli attacchi ingiustificati, del linciaggio di un ambasciatore degli Stati Uniti e dei milioni di danni provocati da questi fanatici. No, la loro prima preoccupazione è stata quella di scusarsi con il mondo islamico, naturalmente dopo aver fatto sparire da ogni server il filmato del linciaggio dell’ambasciatore americano (scandaloso a tal proposito il tentativo dell’inviata Rai negli USA, Giovanna Botteri, di far passare un video ambiguo e incompleto come un tentativo di aiuto all’ambasciatore) perché avrebbe potuto mostrare gli animali all’opera. Uccidono un ambasciatore, che in altri tempi sarebbe stato un casus belli impressionante, e loro invece di incazzarsi chiedono scusa. Gli islamici bruciano le bandiere, promettono morte all’occidente ( e di solito queste promesse le mantengono) e in occidente cosa si fa? Si chiede pateticamente scusa.

Vigliacchi? Certo, vigliacchi ma anche imbecilli. Perché al nutrito numero di pisciasotto governanti occidentali si sono uniti i soliti buonisti ad ogni costo, quelli che ancora credono alla favoletta dell’integrazione, quelli che chiedono moschee in ogni dove per i poveri musulmani, quelli che giustificano i massacri di cristiani con “l’esasperazione da isolamento” o con incredibili “rivalità tribali”. Poi c’è il nutrito plotone di imbecilli antsemiti, quelli che vedono sempre la Stella di David dietro a ogni cosa. Quelli del complotto sionista e dei Protocolli dei Savi di Sion.

Capisco di più i pisciasotto che gli imbecilli. Almeno i primi sono spinti dalla viltà o, in qualche caso, da meri interessi. Ma l’esercito di imbecilli è davvero inconcepibile in una società moderna qual è la nostra con ogni mezzo a disposizione per potersi informare. E’ vero, ci sono imbecilli e imbecilli. Ci sono quelli che lo sono per limiti di intelletto e con quelli c’è ben poco da fare. Poi ci sono quelli che l’intelletto ce l’hanno ma lo usano in maniera contorta, in malafede. Sono quelli che prendono fotografie da contesti diversi, le trasformano in “provenienti da Gaza” oppure prendono foto di una bimba malata di una malattia della pelle e dicono che è stato il fosforo bianco. Sono gli stessi che se ne vanno in giro a giustificare le violenze islamiche con presunti torti occidentali verso l’Islam o, addirittura, scovando incredibili e ridicoli complotti sionisti (questo articolo ne è un esempio eclatante). Sono questi a fomentare le violenze, non gli autori delle vignette satiriche su Maometto o di quel ridicolo film che dubito qualcuno abbia visto nei Paesi islamici.

Non bisognerebbe censurare o, come chiedono gli imam, arrestare gli autori delle vignette, ma bisognerebbe fermare chi fomenta l’odio con menzogne create ad arte, quegli “imbecilli consapevoli” che gonfiano e distorcono la realtà ben sapendo che per scatenare una massa di ignoranti ci vuole pochissimo.

C’è un mix esplosivo di vigliaccheria e di imbecillità consapevole e arrogante dietro alle violente manifestazioni islamiche a cui stiamo assistendo, non solo presunte offese al Profeta Maometto. I primi (i vigliacchi) danno l’impressione di essere supini all’Islam integralista fornendo il fianco agli attacchi, i secondi (gli imbecilli consapevoli) soffiano sul fuoco dell’odio anche con storie inventate di sana pianta. Vogliamo combattere le violenze integraliste? Bene, iniziamo a difendere con coraggio i nostri valori e a dire la verità su coloro che soffiano sul fuoco dell’ignoranza della masse islamiche.

Sharon Levi

  1. Brava, bravissima Sharon! su questa malefica alleanza tra i vigliacchi e gli imbecilli, ho condiviso su FB.
    Shabbat shalom,
    Elio

  2. Un’analisi quella della Levi profondamente superficiale a mio modo di vedere.
    La complessita’ dei mutamenti globali, di cui la questione islamica e’ un elemento significativo, non puo’ essere ridotta a mero elemento di scontro tra Bene e Male, tra Civilita’ e Barbarie, pena lo scivolare in visioni del mondo “talebane”, appunto perche’forzatamente inserite in un dualismo scorretto.
    Io credo che, in una certa misura, si puo’ affermare che il regista di questi “scontri” sia proprio Obama in un pericoloso gioco di contrapposizione a Israele.
    Per capire di cosa parlo, oltre al mio commento “la vendetta di Obama” vorrei consideraste la sequenza di alcuni fatti:
    1) La dottrina Bush in politica estera si rivela fallimentare,gli Usa entrano in contrasto con le due maggiori potenze occidentali (germania e francia) con la russia e la cina per la loro guerra in iraq, sia questa guerra che quella afgana si rivelano quindi costosissime in termini di vite umane, alleanze e, soprattutto economiche e non portano nessun risultato positivo agli usa.(l’iraq diviene una provincia iraniana). Dopo le guerre dunque gli usa si ritrovano odiati dal mondo, isolati dagli alleati, piu’ poveri e piu’ vulnerabili.
    2) viene eletto obama che, come annunciato dal discorso del cairo, cambia di 180 gradi la politica americana. agevolando indirettamente le primavere arabe
    3) contrasti israelo/americani sull’iran, scrontro tra Obama e Netaniau.
    4) Obama tenta in tutti i modi di impedire l’attacco all’iran e, tra l’altro, cerca di compattare un fronte islamico rivolgendosi ai fratelli.
    5) c’e’ il caso del film blasfemo e le rivolte dal marocco all’asia.

    e qui il punto importante: l’amministrazione Obama ammonisce israele dicendo che un suo attacco compatterebbe definitivamente il fronte islamico, cui l’america offre una sponda politica, e afferma che le rivolte di questi giorni sono solo un piccolo antipasto di cio’ che accadrebbe. ergo questi morti sono utili a Obama per imporre determinate scelta a israele e, per come la vedo io, in politica le cose utili non sono mai casuali, specie se si pensa a quanto tenacemente sin dall’inizio obama si sia mosso.

  3. Brava Sharon. Complimenti.
    Mi fa ridere il commento di diddolo: la mia prima reazione è che da un tavolino e una tastiera se ne possono tirar fuori proprio un sacco di idiozie e luoghi comuni triti e ritriti. Per fortuna sua, le libertà di cui gode comodamente grazie agli Americani (sennò parlerebbe tedesco o russo), che attacca senza sosta (Bush secondo lui sarebbe stato il disastro, e Obama non sarebbe molto meglio, visto che c’è lui dietro a tutto!), gli permettono (per quanto?) di non essere bruciato o lapidato come infedele. Altrimenti la “complessità dei mutamenti globali” gliela farebbero vedere i poveri maomettani…che con pietismo razzista terzomondista rifiuta di catalogare come malefici e nemici ma continua a catalogare come vittime. Fossi in lui, tuttavia, comincerei a preoccuparmi da oggi per sua sorella, nel caso ne abbia una…
    Non ci capisce proprio molto…compreso quando cita le cretinate dell’amministrazione Obama (colta a mentire ogni giorno su quanto succede per colpa sua in quella parte del mondo musulmano in cui ha aiutato i peggiori), che mentirebbe anche se parlasse (ma diddolo è sicuro che l’abbia fatto?) di ricompattamento musulmano nel caso di attacco israeliano all’Iran. S’è dimenticato anche lui che lo scontro shiiti-sunniti non è meno radicale e sanguinario di quello contro Israele e che TUTTI i paesi del Golfo e l’Arabia Saudita sarebbero felicissimi di liberarsi della continua minaccia aggressiva ed espansionista dell’Iran, che neppure loro possono tollerare armato di bombe atomiche, perché sanno benissimo che chi crede nel martirio per Allah le userebbe anche a costo della propria sopravvivenza.
    Vorrei proprio tranquillizzarlo sull’America. Abbiamo amici VERI e potenti, anche se ovviamente siamo il bersaglio primo dei maomettani perché siamo i difensori della libertà dell’occidente, e ovviamente non piacciamo ai terroristi e dittatori sudamericani, e ai loro simpatizzanti europei nell’estrema sinistra, che dei maomettani sono alleati ovunque. Stiamo meglio di quel che crede e certamente molto meglio di quanto i media italiani, particolarmente anti-americani da sempre, a sinistra quanto a destra, starnazzano di continuo. Io rispondo sempre alle critiche italiane: non ne sapete proprio nulla (con corrispondenti che non sanno spesso nepure bene l’Inglese – fra le rare eccezioni: Molinari – e negli USA vanno da una festa italiana all’altra e da un party dell’Ambasciata d’Italia a quelli dei consolati). Non avete proprio la minima idea di che cosa siano gli USA. Ne parlate sempre malissimo, ma gli italiani fanno la fila ancora a decine di migliaia per ottenere visti per andarci a vivere, MAI VICEVERSA.

  4. Il commento di aurora potrebbe essere cosí sintetizzato: gli islamici sono il male, w Israele e l’occidente quando combatte gli islamici. Senza Israele e l’America porteremmo tutti il burka.
    Una visione del mondo talmente infantile, priva di qualsiasi riferimento alla realtà scientifo politica, geostrategica, economico finanziaria da non meritare neppure di essere discussa, eppure ossessivamente ripetuta fino alla noia e sempre uguale da una piccola minoranza della destra europea e da una parte della destra americana ma che, con grande disappunto degli “scienziati” che la propagandano non convince nessuno.
    E dire che di solito gli slogan semplici e le ideologie elementari che fanno leva su concetti base come la contrapposizione noi/loro, specie in base religiosa hanno molto seguito tra gli ignoranti…ma questa dello scontro di civiltà non frega nemmeno loro!
    In quanto all’Italia si puó tranquillizzare, se non abbiamo i carri armati iraniani in casa non é grazie all’america, ma grazie al fatto che siamo la ottava potenza industriale del mondo, siamo tra i primi produttori al mondo di armi di alta tecnologia, abbiamo aziende come Finmeccanica o Augusta in grado di produrre in pochi mesi una massa di armamenti che l’Iran non puó produrre in anni. Siamo insomma piú forti, e nella storia non si é mai visto il debole aggredire il forte. Infatti noi abbiamo le basi in Iraq, in Libano, in Libia etc, loro in Sicilia o in Spagna le basi non le hanno.
    Si puó cercare di buttarla sull’ideologico da discount ma questi sono i fatti, le chiacchiere e i proclami stanno a zero.

  5. gli islamici sono il male, è un dato di fatto visibile a chi non ha sugli occhi la mortadella.
    L’Iran le basi non le ha in sicilia, le ha direttamente a Roma e sono molto più pericolose delle nostre nel Golfo Persico
    Ho paura che chi da dell’ignorante agli altri, in maniera per altro molto supponente e poco civile, sia in effetti accecato da una ideologia a senso unico che tiene in poco conto proprio la realtà scientifo politica, geostrategica ed economico finanziaria
    Vede diddolo, lei ragiona con una mentalità “occidentale” e pensa che anche gli iraniani lo facciano (lo dimostra quando dice che non ha mai visto un paese più debole attarne uno più forte). Loro sono prima di tutto persiani e poi islamici. Non tengono conto di chi sia più forte o più debole. Loro hanno Allah e questo gli basta. La differenza tra noi e loro sta tutta qua

  6. All’inizio del suo commento, cara miriam, lei si é già data la risposta.
    Dice che chi da dell’ignorante agli altri é supponente ma non vede supponenza nel commento cui io ho risposto, nel quale la signora diceva che la facevo ridere e che basta una tastiera a scrivere cretinate. Questa sua miopia a livello di diatriba personale la applica pari pari nei rapporti internazionali, sostenendo che, in un contesto come quello mediorientale, caratterizzato da due secoli di colonialismo, espansionismo, guerre e occupazioni da parte dell’occidente e di nessun attacco a noi “chiunque non abbia la mortadella sugli occhi capirebbe che loro sono il male e noi ci stiamo solo difendendo!” da cosa? Ma dai migranti che, solo negli ultimi decenni, abbiamo liberamente scelto di far venire qui per fare i lavori che noi non vogliamo fare, e questo senza la ben che minima pressione da parte di alcun governo o stato islamico.
    Insomma la loro colpa, che giustifica bombardamenti, eserciti, occupazioni che massacrano centinaia di migliaia di persone, colpi di stato, appoggio a gruppi terroristici e chi piu ne ha piu ne metta, sarebbe quella di non impedire con la forza ai migranti di accettare di lavorare per noi! (che di questa colpa siano responsabili le nostre classi politiche che li accolgono e non le loro che non fanno una cortina di ferro tipo URSS per impedirgli di andarsene evidentemente ë un pensiero che non l’ha mai sfiorata).
    Ma tutto questo non é il punto, quella di “colpa” o “ragione” é una dicotomia che poco conta nei rapporti internazionali. Quello che conta realmente sono interessi fini e possibilità dei vari attori.
    Prendiamo l’Italia, come si dovrebbe porre nei confronti del potenziale attacco all’Iran? Per poter rispondere a questa domanda in un modo o in un altro una persona sensata deve domandarsi anche quali sono gli interessi e gli strumenti delle altre potenze, usa, Russia, Cina, Europa, paesi islamici, nuovi paesi emergenti. Verso cosa sta maturando l’ex sistema unipolare e che ruolo e quali vantaggi possono esserci per l’italia in questo mutamento, quale situazione economico-finanziaria abbiamo ora e che effetti avrebbe su di essa una guerra, quali i costi, quali i benefici etc.
    Naturalmente di tutto questo che, comunemente, é un ragionamento politico in questi post non c’é la minima traccia. Tutto quello che c’é é l’allarmismo e il tentativo di imporre un terror diabolicus verso il “nemico” evitando accuratamente ogni genere di ragionamento complesso bollato come complicità ideologica con il nemico. Il punto é che proprio perché questa forma di non-ragionamento é fatta da soggetti focalizzati su interessi esterni (Israele e, prima della svolta di Obama, usa) non attecchisce e resta la fatwa di minuscoli gruppuscoli che non si trasforma grazie a dio in iniziativa politica nemmeno in un paese esterofilo, pavido e sottomesso agli altrui interessi come il nostro.
    Persino negli usa questa retorica banalizzante, usata in un primo momento per far digerire alla popolazione avventure belliche di stampo coloniale, ha perso efficacia é la maggioranza degli americani é arcistufa di guerre mediorientali “preventive” e civilizzanti.

  7. Brava Sharon, se lasciassimo la difesa dei nostri valori occidentali in mano a personaggi come diddolo, che non è un vezzeggiativo del mio nike name, staremo freschi!
    Qualche anno fa l’uccisione di un ambasciatore, sia esso americano, francese, tedesco, o cinese, avrebbe scatenato un tale putiferio a livello militare e diplomatico da far rabbrividire anche il più incallito dei pacifinti, ma invece cosa è successo? Nulla.
    Un detto non solo occidentale recita: “Ambasciator non porta pena”, ma per gli islamici questo non vale, e si è visto benissimo che avevano ragione.
    200 marines e quattro navi, più le scuse di Obama sono state le reazioni americane, con gli islamici che ridevano a crepapelle. Ecco, questa è la reazione che diddolo applaude fragorosamente, perchè è così che l’Occidente deve interpretare il difficile e faticoso sogno delle primavere arabe. Cosa volete che sia un ambasciatore ucciso da quattro fanatici, è il prezzo della profumata stagione araba, vero “mio caro” diddolo?

  8. Il problema caro o cara dido é che in primis l’ambasciatore ucciso non è italiano, ragion per cui non vedo la cosa come un problema del mio paese e, in secondo luogo, non si tratta di un atto ufficiale di uno stato ma dell’azione di un gruppo terroristico. Se gli usa aiutassero l’italia nella guerra alla mafia e cosa nostra, per ritorsione, uccidesse l’ambasciatore italiano cosa significherebbe questo per la Corea? Cosa farebbe per affrontare la minaccia? Nulla, che è esattamente la reazione italiana.
    In quanto ai valori occidentali io non penso che esistano. I valori sono semplicemente la facciata pubblica di interessi strategici.
    Interessi strategici occidentali non ci sono, nel senso che l’interesse americano é diversissimo da quello italiano, non parliamo poi degli interessi vitali di Israele.
    Quello che io vi contesto principalmente é di basare questa rozza e superficiale retorica bellicista dello scontro di civiltà sul nulla.
    Al dilà di slogan filo israeliani o filo occidentali in chiave anti araba non andate.
    Nessun analisi di fondo del sistema mondiale e dei suoi cambiamenti, nessun riferimento a qualsivoglia teoria di scienza politica, nessuna considerazione di esempi o paradigmi storici, nessuna considerazione degli altri attori globali e del loro ruolo. Nessuna proiezione per il futuro, ne a medio ne a lungo termine, solo la retorica a breve termine della guerra preventiva, senza spiegare, con un minimo di competenza, quali potrebbero essere gli effetti realistici in caso di intervento o di non intervento. Una serie di postulati (ad esempio che l’Iran sia irrazionale) in dimostrati e che crollano al primo paragone con i fatti, infatti l’Iran ha fatto fin ora una politica scaltra e mirata per raggiungere i suoi obbiettivi strategici e gli sta riuscendo benissimo. L’Iran sta sottoscrivendo una serie di convergenze per il futuro con i soggetti in espansione, come l’unione euroasiatica, che la proiettano nel futuro, un atteggiamento che fa a pugni con lo stato pazzo che vuole distruggere il mondo perché glielo ha detto dio!
    Insomma dietro la retorica piu rozza il vuoto.
    Non so se si possono postare link a siti esterni qui, ma giusto per dare un minimo di valore tecnico alla discussione posto il link di un articolo sulla futura collocazione dell’Italia nel contesto multipolare della prima associazione italiana di studi mirati del settore.
    Dubito che vi interesserà, in quanto come ogni discussione approfondita non rientra nello schermino elementare e falso di lotta bene/male cui fai riferimento e di vuoto generale di tutto il resto…ma provo lo stesso. Sono un ottimista!

    http://www.geopolitica-rivista.org/18292/ripensare-linteresse-nazionale-e-la-strategia-dellitalia-nel-mondo-che-cambia/

  9. Pensate a quanto siamo fortunati ad aver trovato un lettore attento e preparato come Diddolo, un esperto di geopolitica aggratis che ci delizia ogni giorno con le sue idee, le sue critiche, le sue analisi dettagliate su come l’occidente sia in effetti pervaso dal virus degli interessi e non, come diciamo noi stolti e impreparati, portatore di valori. Pensate che fortuna ad avere un estimatore della politica iraniana, giudicata scaltra e razionale, mentre noi poveri filo-israeliani non sappiamo pensare ad altro che a fare la guerra. Mi viene quasi il dubbio che abbiamo l’onore di essere visitati da un estimatore di Grillo e di suo suocero.

    Ragazzi, consiglio vivamente di rivedere la linea editoriale di questo nostro ridicolo sito, di diventare più aperti ai valori islamici (meglio se persiani) e, soprattutto , di essere molto attenti a quello che scrivono gli altri. E poi, che cazzo, un po’ di analisi. Sorvoliamo sulle nostre preoccupazioni nel breve termine, sulla bomba iraniana, sulle minacce di Hezbollah e di Hamas, sulle prepotenze islamiche e sulla minaccia che incombe sulla nostra società. Guardiamo nel lungo periodo, analizziamo gli scenari da qui a qualche anno invece di preoccuparci dell’immediato. E invece di andare a cercare la verità in giro (magari con qualche rischio e dispendio si risorse), leggiamo i siti che ci consiglia il nostro bravo diddolo, quelli si che sono preparati (se poi il link si aprisse, sarebbe anche meglio).

    Insomma, cari amici e colleghi, basta con tutta questa retorica. Apprendiamo da diddolo e saremo migliori.

    Ma quanti fessi supponenti ci sono in giro?

  10. Vedi cara miriam questo é il bello di internet! In passato la comunicazione era molto piú unilaterale, se londei avesse fatto questo mestiere 20 anni fa al posto del sito avrebbe avuto un giornale, e li avrebbe espresso le sue idee senza alcuna interazione con l’audience.
    La comunicazione moderna invece si basa sull’interazione per cui se si vuole lanciare uno slogan senza contraddittorio é meglio affidarsi ai volantini che non a internet.
    Detto questo non sono un’estimatore di grillo e, per quanto non riuscirai a fartene una ragione, non sono neppure di sinistra. Sono un europeo italiano che mette gli interessi di Italia e Europa al primo posto.
    Per questa ragione quando qualcuno postula che l’interesse del mi paese sia quello di fare guerre disastrose e inutili, sulla base di una minaccia inesistente e di interessi stranieri, e lo fa non spiegando le ragioni in termini razionali ma di pura propaganda religiosa (noi siamo buoni loro cattivi) gli rispondo per le rime.
    Peraltro in quanto a supponenza dovresti guardare a casa tua piuttosto che fuori. Infatti tu sostieni non tanto che io dica sciocchezze ( fino a qui nom sarebbe grave) ma che il mondo intero, governanti, media, esperti e opinione pubblica, sia composto da idioti e che solo la destra israeliana, parte de
    La destra americana, informazione corretta e secondo protocollo abbiano un po’ di sale in zucca.
    Se infatti é vero il tuo fantasioso e in dimostrato postulato, ossia che gli islamici siano esseri malvagi che dobbiamo combattere con tutte le forze prima che ci annientino (non si capisce con quali mezzi ma non importa, chiedere ragionamenti concreti é evidentemente troppo) tutti i governi europei, asiatici, sud americani, africani che si oppongono alla guerra, tutte le opinioni pubbliche che dicono no a un attacco, tutti gli studiosi e i giornalisti che anzichë spiegare semplicemente che noi siamo il bene e loro il male parlano di interessi strategici, di scontro tra potenze marittime e continentali, di teoria del caos etc sono tutti dei pazzi che non capiscono la realtà e dovrebbero venire a lezione da te per impararla! Già me li vedo, capi di stato, politici navigati, studiosi sopraffini e masse democratiche, tutte li davanti a te mentre con un gessetto spieghi alla lavagna il tuo rivoluzionario nuovo paradigma: noi=bene loro=brutti e cattivi.

  11. Infatti, questo è il bello di internet. Peccato che molti siti di parte opposta non consentano i commenti o censurino sistematicamente quelli “ostili”. Noi almeno cassiamo solo quelli con connotati antisemiti e gli utenti già bannati (per lo stesso motivo).
    Detto questo, è difficile in un commento ribadire tutto quello che è stato detto in decine e decine di articoli (di post, articoli forse è pretenzioso). La tua generalizzazione (noi buoni loro cattivi) come tale è fuorviante. Noi lo diciamo perché LORO sono cattivi, lo spieghiamo ogni santo giorno. E quando si è trattato di criticare anche il Governo israeliano lo abbiamo fatto senza pensarci su un attimo. Però ci sono momenti nei quali non è il caso di criticare, di dividere. Questo è uno di qui momenti. Non per ragioni politiche o perché riguardi solo Israele ma perché riguarda tutto il mondo libero, quindi anche la “TUA” Italia e la “TUA” Europa.
    Come fanno a “invaderci”? Maometto, si proprio il profeta copione, disse che “l’islam conquisterà il mondo anche con l’utero delle donne”. Beh, i nostri “amici” stanno mettendo in pratica (come sempre) gli ordini del loro profeta. Lo diciamo, lo diciamo sempre. Come diciamo tante altre cose.
    Quindi, ti prego, non usare con noi tecniche comunicative alla INFOPALLA, o alla Grillo (lo so, non sei un suo estimatore, è solo un esempio). Grazie a D-o i nostri 23 lettori non ci cascano in questa tecnica e non abbiamo bisogno di ribadire come la pensiamo (e di spiegare perché) in ogni articolo. Se poi arriva qualche nuovo lettore gli basta usare la casellina di ricerca

  12. Devo dire a Diddolo che fa bene a dubitare del mio sesso, chiamandomi caro o cara, ma gli comunico che il mio sesso è rivolto unicamente e indubbiamente verso l’altro, così tanto per chiarire. Se poi vorrà darmi del cara, non mi offendo, così come del caro.
    La ciliegina sul sesso, pardon volevo dire sulla torta, è quando Diddolo dice che non è un problema del suo paese se è morto un ambasciatore americano e altre stupidaggini del genere. Bene dico io, e bene diranno i lettori, perchè è chiaro ormai che ogni tentativo di scambiare idee, supposizioni, ecc… sulle rivolte islamiche avrà da parte di Diddolo quella fanciullesca arroganza che è propria di un i…….e, come ha scritto Sharon!

  13. Le tecniche di informazione cui tu fai riferimento mi sono del tutto indifferenti.
    Voi dite gli islamici sono cattivi…cattivissimi!
    Infopal dice gli israeliani sono cattivi…cattivissimi!!
    io dico islamici e israeliani perseguono i propri interessi strategici, che sono opposti, e entrambi, come peraltro americani asiatici ed europei, ammantano i loro interessi con motivazioni religiose, moralistiche, etniche o politiche.
    In questo contesto europa e italia devono fare altrettanto, ossia pensare ai propri interessi strategici. i nostri!
    Per quanto riguarda la questione che tu poni, ossia quella delle migrazioni, sfondi una porta aperta, il problema è che affronti la questione in termini irrazionali. Un po’ come se io dicessi, a una persona enormemente sovrappeso, che il grasso è un rischio per la salute, che cuore e arterie si ostruiscono, che le ossa devono sopportare in peso eccessivo, e che per tutte queste ragioni…deve acquistare un televisore nuovo! non c’è nesso!
    quella demografica è una minaccia concreta, e non è solo islamica. I cinesi, per farti un esempio, sono un numero esorbitante e, seppure dopo gli islamici e in misura, per ora, minore, ci stanno “colonizzando”. I cinesi residenti in italia si sentono cinesi, stanno tra cinesi, fanno affari tra cinesi e si preoccupano del bene della cina e non dell’italia, che per loro è solo un mezzo. gli islamici lo stesso.
    Ora se tu mi dicessi, in maniera razionale e logica, che se non vogliamo essere colonizzati e fare la fine degli indiani d’America dobbiamo porre un freno all’immigrazione musulmana, imporre regole molto più dure, perseguire in termini severissimi i trasgressori, rimandare a casa tutti quelli che possiamo e non farne entrare di nuovi io sottoscriverei senza dubbio.
    ma tu dici che gli islamici sono troppi e non si integrano e quindi…bombardiamo l’iran e la siria! non c’è nessuna logica nelle due cose, anzi, maggiore è il caos in quei paesi e più persone emigreranno.
    Ma in ogni caso una volta che l’europa si svegli e limiti fortemente l’immigrazione islamica, una volta assicuratici da minaccie demografiche non vedo in quale maniera l’emersione dell’Iran come potenze regionale o il passaggio di stati come egitto e giordania da regimi dittatoriali laici a regimi pseudodemocratico-teocratici possa rappresentare per noi una minaccia vitale.
    quei regimi non hanno la forza, i mezzi, gli interessi o la volontà di colpirci. dipendono da noi per le esportazioni di materie prime, hanno interessi comuni con i nostri. La libia è un caso emblematico. Gheddafi si trovava a un tiro di schioppo dall’Italia, e non solo non ci ha mai attaccati, ma al contrario ha fatto ricchissimi affari con noi, vendendoci materie prime e comprando i nostri prodotti ad alto valore aggiunto, sviluppando interscambi per miliardi, aiutandoci a controllare l’immigrazione, il tutto siglato da un solenne patto di amicizia tra i due popoli. nel tuo paradigma, in quanto islamico, gheddafi doveva considerarci nemici mortali e riempirci di bombe e terrorismo, invece ci riempiva di petrolio e di soldi (e anche di folkloristiche tende con amazzoni e cavalli), noi invece che abbiamo fatto? abbiamo firmato solennemente l’amicizia con la libia, e due mesi dopo i nostri caccia sganciavano bombe su tripoli.
    c’è convenuto? no, abbiamo perso contratti interscambi e aiuti sulle migrazioni.
    eravamo minacciati dalla libia? no, non ci hanno attaccato e non hanno neppure potuto reagire quando abbiamo attaccato noi.
    ora l’italia è più sicura? no, in libia è aumentato, giustamente, l’odio antioccidentale e anche antiitaliano e da stato laico scivolerà nell’estremismo.
    questi sono i ragionamente che io faccio, ragionamenti che si basano su dati di fatto e su motivazioni razionali, e sono pertanto lontanissimi dagli slogan settari di chi interpreta la politica esattamente come i talebani, ossia come una fede che si basa su dogmi indimostrati, fantasiose divisioni luce/tenebre, rivelazioni varie e proiezioni messianiche.

  14. Leggendo i chilometrici commenti di diddolo capisco perfettamente il significato del titolo dato dall’autrice all’articolo

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