Israele: il tempo delle scelte dolorose ma necessarie

In poco più di 24 ore tre personaggi chiave del mondo iraniano hanno detto (ripetuto e ribadito) che il loro obbiettivo principale è la distruzione di Israele. Sono la Guida Suprema, Ali Khamenei, il dittatore iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, e il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Due giorni prima lo avevano fatto il capo dell’esercito iraniano e quello delle Guardie della Rivoluzione.

Ora, io non so come vorrà tradurre questo il suocero di Beppe Grillo e se anche questa volta cercherà di sminuire le minacce iraniane, perché di minacce si tratta, ma credo che sia arrivato i momento di prendere seriamente le intenzioni iraniane e di smetterla di catalogarle come “semplici dichiarazioni senza valore”. Le dichiarazioni senza valore le fa un anonimo funzionario o un cittadino comune, quando queste dichiarazioni arrivano dai vertici civili e militari di uno Stato sovrano non possono e non devono essere prese alla leggera, anzi, vanno prese per quello che sono, cioè una chiara e inequivocabile dichiarazione d’intenti.

Partendo da questo assunto, dando quindi per accertato che l’obbiettivo primario dell’Iran sia quello di distruggere Israele, di arrivare a una “soluzione finale” del problema ebraico, non si capisce perché Israele dovrebbe accettare tutto questo passivamente. Già ai tempi del nazismo il mondo chiuse gli occhi di fronte alle intenzioni altrettanto chiare di Adolf Hitler e a farne le spese furono sei milioni di ebrei. Oggi il mondo pretende la stessa cosa da Israele, cioè pretende che lo Stato Ebraico rimanga passivo di fronte a queste minacce e accetti inerme il rischio di un nuovo olocausto ebraico. Perché è questo che si chiede a Israele quando si pretende che lo Stato Ebraico permetta all’Iran di dotarsi di armi nucleari. E’ come pretendere che la vittima consegni un’arma al suo carnefice.

Durante lo stermino nazista si disse che nessuno sapeva nulla di quello che stava avvenendo nei campi di sterminio e che solo dopo si capì l’enormità della tragedia. Allora probabilmente i vertici alleati mentirono anche se probabilmente non avevano ben chiara la dimensione dello sterminio. Oggi non si può dire che non si conoscono le intenzioni iraniane e quali sarebbero le conseguenze per Israele e per il popolo ebraico se gli Ayatollah arrivassero ad avere la bomba atomica. Quindi, di cosa stiamo discutendo quando si obbietta sull’eventualità o meno di un attacco alle centrali nucleari iraniane? Davvero si è così ipocriti e falsi da negare che per Israele esiste un concreto rischio esistenziale se mai Teheran dovesse dotarsi di armi nucleari?

No, noi diciamo no. Diciamo no allo sterminio ebraico programmato dagli Ayatollah e dai loro complici criminali. Diciamo no alla passività dell’attesa, come il condannato a morte che aspetta l’arrivo del boia. Diciamo no all’ipocrisia pacivendola del mondo che, come con i nazisti, vuole chiudere gli occhi. Questa volta non ci faremo massacrare, non saliremo sui carri per Auschwitz senza combattere.

Per Israele è arrivato il tempo delle scelte. Non c’è più tempo per negoziare perché si sta giocando con la vita di milioni di israeliani e di ebrei in tutto il mondo. Il tempo delle parole è finito. Adesso è il tempo di agire contro i criminali iraniani e di colpirli talmente duro da renderli inoffensivi per sempre. E’ il tempo di dare una lezione chiara ed eloquente a tutti coloro che vorrebbero un nuovo olocausto ebraico.

Non sarà facile prendere questa decisione. Bisogna mettere in conto che ci sarà una reazione durissima e che questa reazione potrebbe durare per molti mesi provocando diverse vittime. Ma mi chiedo: c’è una alternativa? Esiste seriamente un modo diverso per fermare la volontà genocida iraniana senza ricorrere alle bombe? Personalmente penso che arrivati a questo punto le opzioni diplomatiche siano finite. Sono anni che ci si prova e oggi l’Iran è a un passo dall’avere l’arma atomica e le dichiarazioni di questi giorni lo confermano, perché quel susseguirsi di minacce non è solo una chiara dichiarazione di intenti è anche il segno che gli Ayatollah sono sicuri di riuscirci.

Il mondo pacivendolo, ipocrita e falso, dovrà farsene una ragione, perché nessuno può negare al popolo ebraico e a Israele il Diritto alla difesa e il Diritto all’esistenza. Questa volta non saliremo sui carri per Auschwitz senza combattere. Questa volta abbiamo Israele a difenderci.

Miriam Bolaffi

  1. non sono d’accordo. non per motivi etici o “pacifisti”: la guerra è uno strumento (purtroppo) normale delle relazioni internazionali.
    Ma, da esperto in relazioni internazionali con una discreta preparazione sugli affari medioorientali, mi sento di affermare che sia una follia. ripeto, non per ragioni pacifiste: per ragioni strategiche.

    1) se l’Iran vuole la bomba atomica, isrele non può impedirlo. perché l’Iran ha amici che ce l’hanno. al massimo può ritardarlo (e lo sta facendo).
    2) il modello iraniano è seriamente in pericolo nel medio oriente in questo periodo. l’utli
    mo alleato dell’iran è la siria, e presto cadrà. le masse medioorientali, chiamate a scegliere tra il modello relativamente pacifico della turchia e quello agressivo dell’Iran, stanno scegliendo il primo, e questa è la migliore garanzia di sopravvivenza di israele. Se Israele attacca l’Iran ora, c’è un rischio enorme di suscitare una forte simpatia pro-iraniana dappertutto in medio oriente- con il risultato di restituire all’iran l’influenza che sta perdendo irrimediabilmente, arrestare la turchizzazione del medio oriente e mettere Israele davvero con le spalle al muro. questo è davvero quello che vuole l’Iran. la vera sfida non è tra Tel Aviv e Teheran: è tra Ankara e Teheran (come è SEMPRE stato in MO dall’anno 1000 circa). Israele è uno strumento di propaganda. Se israele attacca, la turchia perde la sua sfida con l’Iran.
    3) l’attenzione americana non è (giustamente) più in MO come ai tempi di bush. questo perché gli stati uniti stanno riorganizzandosi per la sfida del secolo -che non è il terrorismo, né l’iran, ma la cina. il nuovo concetto strategico americano entrato in vigore pochi mesi fa ha già ristabilito le priorità.e la priorità è il pacifico, per i prossimi 50 anni. è un bene che sia cosi, per tutti: la cina va contenuta. Ma gli usa possono riposizionarsi solo se il medio oriente diviene tendenzialmente più stabile- quindi se assume il modello turco, come più o meno sta lentamente accadendo. la guerra all’Iran sarebbe disastrosa in questo senso, riporterebbe tutti gli sforzi usa nell’area distogliendo attenzione e risorse da dove serve veramente

  2. La scelta, a questo punto, è tra il rischio di morire in tanti e la certezza di morire tutti: non credo ci sia molto da discutere o tentennare. E farebbero bene a ricordare, le anime belle, quello che i terroristi palestinesi hanno lasciato scritto sui muri della Natività nel 2002: prima il sabato, poi la domenica. Il messaggio, per chi si illude mettendo davanti alle fauci della tigre “quelli del sabato”, è perfettamente chiaro: quando avremo finito con loro, toccherà a voi.

  3. come possibile che dopo le dichiarazzioni del genere di questi dementi si puo anchora averne dubi sul le intenzioni???non e da meravigliarsi che la baronessa nn ha sprecato una sola parola. oggi un vicino nn si permette di minaciarel”altro perche si rischia di andare in prigione, anche con le parole ,ma qui si permette di anientare un intero nazione democratico e sovrano,ma come c……zo!……stanno ziti e pippa!!!il mondo intero??? israele nn deve assolutamente dipendre dagli altri e deve e a la facolta e mezzi per farlo da solo puoi si vede… bisogna azzerare questi tre cape matti!!!!!!!!

  4. Mah….io tutta questa moderazione del modello turco non la vedo. Che la politica americana in Medio Oriente sia cambiata non c’è dubbio, che gli USA temano più la Cina che l’Iran è comprensibile, ma resta ancora il Medio Oriente il punto focale per risolvere o scatenare crisi. La politica filo-fratellanza musulmana di Obama darà risultati tremendi nel breve periodo, disastrosi nel lungo periodo. Israele ha bisogno di sistemare l’Iran subito perché tra qualche mese avrà il problema Egitto e probabilmente anche quello della Siria. Bene fa Obama a pensare agli interessi USA ma altrattanto bene fa Israele a pensare a suoi.
    E poi, come dice bene Barbara, il problema iraniano/islamico non è solo un problema ebraico, poi toccherà anche ai cristiani affrontarlo

  5. in poche parole lasciare a questi mentecati avvere la bomba ?? iran se vuole puo diventare un paese ricco ma ricco ,se come i dementi che gli guida hanno in mente nn il benessere della poppolazione ma la religione tagliagole e tenere le donne sotto il burca!vogliono espotare le loro legi e credo in tutto il mondo,si sa che la guera di religione nn porta da nessuna parte e niente di buono!

  6. Cercherò di essere sintetica
    E’ una teoria bizzarra la sua. Lei sostiene che il vero nemico dell’Iran sarebbe la Turchia e non Israele. Sostiene anche che, cito testualmente, “l’ostilità delle masse contro Israele è ai minimi, sostituita dall’ostilità per i propri governanti”, e finisce con il dire che un attacco israeliano alle centrali atomiche iraniane sarebbe quello che bramano gli iraniani così da rinfervorare l’odio anti-israeliano.
    Sul primo punto la teoria non è del tutto sballata anche se non confortata dai fatti. Fino ad oggi la Turchia è l’unico Paese della NATO ad aver stretto una alleanza militare con l’Iran in configurazione anticurda. Intrattiene buoni rapporti diplomatici con Teheran e ha aiutato l’Iran con i dissidenti politici che dopo la rivoluzione verde erano fuggiti dall’Iran tentando di raggiungere l’Europa attraverso la Turchia. In due anni ne ha deportati a Teheran oltre 2000.
    Sul fatto che l’ostilità delle masse arabe verso Israele è ai minimi poi evidentemente lei non segue gli eventi. Prima di tutto Tunisia ed Egitto sono in mano alla Fratellanza Musulmana, non in mano a laici a cui non frega niente di Israele. Senza offesa, ma mi sembra di leggere l’articolo scritto da Prodi oggi sul Messaggero dove fa un elogio alla “democrazia araba”.
    Sull’attacco alle centrali nucleari iraniane potrebbe aver ragione. Certamente il regime se ne gioverà, il problema è che non c’è una alternativa. Anzi, con molta probabilità se l’Iran dovesse arrivare alla bomba atomica la vorrà anche la Turchia, l’Arabia Saudita, l’Oman, la Giordania ecc. ecc. e le masse arabe, in maggioranza sunnite, al di fuori delle parole di circostanza, gioiranno nel vedere il programma nucleare iraniano (sciita) andare a fondo.
    Per quanto riguarda una eventuale crisi petrolifera (con ripercussioni sull’Europa) facciamo già a meno del petrolio iraniano e sappiamo che c’è un accordo tra i paesi del Golfo per aumentare di molto la produzione giornaliera. Quindi sono tutti timori infondati.
    Ma al di fuori di tutti, il problema resta uno solo: si può permettere all’Iran di avere la bomba atomica? Forse l’Europa si, gli USA pure, il Medio Oriente e in particolare Israele NO.

  7. Secondo me l’Iran non attacchera’ mai per primo, sa benissimo che provocherebbe una reazione giusta e devastante, non solo da parte di Israele, ma dell’intero mondo occidentale. Le varie dichiarazioni contro Israele, sono a mio parere solo delle furbe provocazioni. Se Israele attaccasse preventivamente, passerebbe da potenziale vittima a certo carnefice, dando a tutto il mondo Islamico e non solo, la tanto agognata giustificazione per essere a sua volta attaccata, non solo in Medio Oriente. Il pericolo che Israele corre e’ grandissimo, lo capisco, ma penso che non ci sia molta scelta. Se Israele attaccasse per primo, anche fosse in pieno deserto, verrebbero fuori centinaia di vittime civili, scuole e ospedali sbucherebbero come per incanto, credo che si siano gia preparati. Pensate a un poliziotto, magari con moglie e figli e tutte le ragioni del mondo, prima di reagire deve aspettare che il luridissimo bastardo che ha di fronte, gli spari per primo. Saluti.-

  8. Davvero un peccato, un immenso peccato che l’Iran non chieda la saggia consulenza di Ettore. Magari, se lo facesse, non sarebbe lì da trent’anni a foraggiare il terrorismo internazionale, con migliaia di morti in tutto il mondo.
    Davvero un peccato, un immenso peccato che il mondo islamico, e non solo, non chieda la consulenza di Ettore, convinto che quelli abbano bisogno di una giustificazione e stiano lì ad agognarla prima di attaccare – e anche qui stiamo parlando di migliaia di morti.
    Davvero un peccato, un immenso peccato che Israele non sia un poliziotto, magari con moglie e figli, bensì sette milioni e rotti di esseri umani, più altri sette milioni di ebrei sparsi per il mondo. Davvero, un immenso poccato.

  9. Rispondo a Paola.

    la politica internazionale, purtroppo o per fortuna, trascende i singoli eventi e si compone di interessi strategici. come lei ha scritto, l’unica ragione per cui Iran e Turchia sono ai ferri corti, è proprio la questione curda (un interesse in comune). ci sono anche accordi economici, ma questo non ha certo impedito ad Erdogan di mollare Assad (con cui aveva un accordo di libero mercato) quando si è rivelato strategicamente importante.

    gli stati possono cooperare per brevi periodi, ma questo non nega gli interessi strategici e le rivalità di lungo periodo. Regno Unito e Russia furono uniti durante la guerra (WWII) ma sono sempre stati, e sempre saranno, eterni rivali. potrei continuare con esempi per ore. l’Iran e la Turchia sono strategicamente rivali. non conta quanto cooperino su questioni tattiche.

    sulla Fratellanza Musulmana. ritengo che la questione non vada guardata con occhi occidentali, ma con un punto di vista locale. Ai nostri occhi, la fratellanza sembra un pericoloso gruppo religioso che mischia potere e religione, ben lontano dal laicismo.
    con lo sguardo del posto, oggi la Fratellanza Musulmana appare tra i meno radicali dei gruppi religiosi vicini al potere. in medio oriente non si può trascendere la religione quando si parla di politica. è triste, ma i laici sono una stretta minoranza. quindi la politica passa necessariamente attraverso un medium religioso.
    A mio avviso, è vitale che la fratellanza musulmana arrivi al potere in quei paesi “liberati” tramite rivoluzioni supportate dall’occidente. questo perché il potere modera chi lo deve esercitare. specialmente quando deve farlo in una parvenza di democrazia, e sapendo che deve tutto agli occidentali. é fondamentale che nel mondo arabo emerga un partito islamico progressivamente moderato, che imiti la traiettoria dell’AKP turco. in prospettiva (anche in vista di un’integrazione politica dell’area) è necessario un partito stile AKP che si confronti politicamente con una versione democratica e ripulita del BAATH.
    non vedo altri schieramenti, differenti che la Fratellanza, in grado di assumere questo ruolo. coinvolgere la Fratellanza Musulumana nel potere, lentamente moderarla e civilizzarla è una speranza di pace per il Medio Oriente.

  10. Barbara, tra tutti i tuoi “peccato”, non capisco cosa vuoi dire. Ettore ha espresso idee, più o meno condivisibili, che hanno una logica. quindi cerchiamo di mantenere il livello della discussione per persone civili, evitiamo i commenti aggressivi, e cerchiamo di argomentare. Grazie.

  11. A Barbara. Per qualche misterioso scherzo del destino o della materia, il Popolo Ebraico, da duemila anni sta passando le pene dell’inferno, gli ultimi sei milioni di morti qualche anno fa, colpevoli soltanto di non essere alti e belli. Tutt’oggi gli Ebrei sono ancora accusati di essere la causa tutti i mali del Mondo. Se a te sembra saggio partire in tromba e sparare la prima bomba atomica dopo Hiroschima, magari in un attacco preventivo, fai pure. Io ci penserei un paio di volte.- Saluti.

  12. @ Ettore – quel “misterioso scherzo del destino” si chiama antisemitismo ed è il volano che spinge paesi come l’Iran a costruire bombe atomiche con l’intenzione di spazzare via Israele.
    Mi spieghi dove hai sentito che Israele bombarderà l’Iran con una bomba atomica? Ragazzi, un po’ di realismo per favore. Queste cose conplotto-giudaiche-catastrofiste lasciatele a Gilietto Chiesa

  13. Noemi, non hai capito il discorso di Ettore: ettore ti sta spiegando per quali ragioni l’Iran non userà la bomba.

  14. “Barbara, tra tutti i tuoi “peccato”, non capisco cosa vuoi dire. Ettore ha _espresso idee_”
    “Noemi, non hai capito il discorso di Ettore: ettore ti sta spiegando per quali ragioni _l’Iran non userà la bomba_.”

    Ragazzi, famo a capisse, come dicono a Roma: sta esprimendo delle idee o ci sta sciorinando LA verità? (E naturalmente non cè che lui e Noemi abbiano opinioni diverse, ci mancherebbe! E’ Noemi, poveraccia, che non è capace di capire! Alla faccia della discussione civile e di alto livello!)
    Quanto alle opinioni di Ettore, hanno purtroppo un piccolo difetto: fanno a pugni con la realtà. Quella che DA TRENT’ANNI è davanti agli occhi di tutti. Davvero un peccato, un immenso peccato.

  15. vedi Barbara, io penso che questa gente LA VERTITA’ la veda e la conosca benissimo, solo che gli fa comodo non ammetterla e allora siamo noi che diventiamo paranoici, isterici, sempre con il dito sul grilletto. E se gli dici qualcosa non capisci oppure sei isterica. Da noi si dice “ti conosco mascherina”……
    Un bacione a te

  16. A Barbara. Sono consapevole di cosa e’ successo negli ultimi trent’anni. Sono altrettanto consapevole di cosa potra’ succedere nei prossimi duemila se in questo presente il Popolo Ebraico non agira’ con circospezione e non indossera’ dei grossi scarponi di piombo. Tanto pe’ capisse, come dicono a Roma, se nun ce state attenti, v’aspetta n’altra tribbolata bestiale.-

  17. Anche la guerra del 1967, nelle intenzioni dei perpetratori, doveva essere na tribbolata bestiale, per la precisione doveva essere senza sopravvissuti. Per fortuna Israele si è mosso con un paio d’ore d’anticipo… Perché loro, vedi, ce stanno attenti, eccome se ce stanno. E hanno tutta l’intenzione di continuare a starce.

  18. A Barbara. Ti e’ mai saltato in mente che la terra promessa, non sia quel mucchio di sassi bruciati dal Sole? Come regalo non mi sembra gran cosa! Vi ha dato e continua a darVi solo tribbolazioni. Ma si sa! Dio(se Esiste) agisce per Vie misteriose. Siete un Popolo intelligente, primeggiate in ogni settore della scienza, della cultura e dell’economia. Se con terra, Dio intendeva il Mondo intero, ha mantenuto la Sua promessa. Se invece intendeva soltanto un’intelligenza migliore l’ha mantenuta egualmente.- Saluti.

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