Hassan Nasrallah, leader del gruppo terrorista libanese di Hezbollah, è improvvisamente ricomparso ieri in pubblico. L’apparizione è durata solo pochi minuti, poi il capo terrorista è tornato velocemente a nascondersi nella sua tana per paura di essere colpito da qualche nemico.
Nasrallah si è materializzato a Beirut durante la commemorazione della festa sciita della Ashura. L’apparizione è durata solo pochi minuti, il tempo di lanciare minacce contro Israele e Stati Uniti e di confermare il sostegno di Hezbollah al dittatore siriano, Bashar al-Assad, definito “un glorioso resistente” dal capo terrorista.
Nasrallah ha detto che “nessun complotto straniero è in grado di abbattere la resistenza del glorioso regime siriano”. Poi è passato a minacciare Israele e Stati Uniti mentre al folla gridava “morte a Israele”. Il capo terrorista in particolare ha detto che Hezbollah non è mai stato così potente e che continua tutt’ora a riarmarsi pesantemente , in barba alle direttive Onu che invece prevedono il suo disarmo. Poi ha ricordato che “ogni membro di Hezbollah sogna di seguire le orme di Abbas Moussawi (il segretario generale di Hezbollah per il cui assassinio viene accusato il Mossad) e di diventare uno shahid”. «La vera minaccia per il mondo arabo e per i palestinesi è il regime sionista e i suoi alleati americani» ha detto Nasrallah di fronte a una folla in tripudio, «per questo la nostra missione è quella di distruggere queste due entità». Poi ha detto che l’avvento degli islamisti in Egitto è una minaccia reale e concreta per Israele e questo aiuterà la causa di Hezbollah (distruggere Israele n.d.r.). «Ci addestriamo ogni giorno alla guerra contro il nemico sionista – ha concluso Nasrallah – e le nostre armi sono sempre più potenti. Abbiamo missili che possono andare molto oltre Haifa».
Detto questo, circondato dalla folla in delirio e accompagnato da incredibili misure di sicurezza, è tornato mestamente a nascondersi nel suo rifugio segreto.
Ormai Hezbollah non fa più alcun mistero del fatto che durante tutti questi anni abbia sistematicamente aggirato la risoluzione dell’Onu che ne vietava il riarmo. Lo dice apertamente. Questo per dimostrare ancora una volta che la presenza di UNIFIL nel sud del Libano è del tutto inutile e persino dannosa. Per questo ribadiamo ancora una volta la nostra richiesta di un immediato ritiro delle forze Onu in Libano affinché non diventino, in caso di conflitto, veri e propri scudi umani a disposizione dei terroristi sciiti di Hezbollah.
Sarah F.