La cosa era già nota, ma a rinfrescarci la memoria sul pericolo che rappresenta Hezbollah per Israele ci ha pensato un cablo diplomatico del 2009 diffuso ieri da Wikileaks secondo il quale gli americani già due anni fa erano a conoscenza che Hezbollah avrebbe potuto scatenare una incredibile pioggia di missili su Israele.
Nello specifico il cablo riporta della relazione fatta dal Senatore americano Ike Skelton al Dipartimento di Stato americano secondo la quale in caso di conflitto tra Israele ed Hezbollah, il gruppo terrorista sciita legato a Teheran sarebbe in grado di sparare tra i 400 e i 600 missili al giorno su Israele. Di questi almeno 100 raggiungerebbero Tel Aviv. La relazione riporta anche che Hezbollah avrebbe a disposizione almeno 40.000 missili con portata di 150 Km, un certo numero di portata superiore di produzione iraniana e un enorme numero i missili a corto raggio.
Come detto la cosa era già nota. Quello che piuttosto stupisce è come l’amministrazione americana, pur essendo a conoscenza di tutto questo con una certa precisione, continui a perorare la causa del dialogo con l’Iran e come ancora si dia fiducia ad una missione come UNIFIL 2 che ha fallito in tutto e per tutto salvo nel compito (indotto) di fare da ombrello protettivo al riarmo di Hezbollah.
A tranquillizzare gli israeliani ci hanno pensato le dichiarazioni del Gen. Gabi Ashkenazi, il quale ha riferito che l’IDF si è preparato perfettamente per questo tipo di guerra su larga scala, sia in termini di addestramento dei militari, sia in termini tecnologici. Gabi Ashkenazi ha detto che l’intelligence israeliana è perfettamente a conoscenza dell’ubicazione di questi missili e che ha predisposto sia un sistema di difesa che un sistema di attacco per distruggere le postazioni lanciamissili di Hezbollah.
Anche sul fronte dei missili provenienti eventualmente dall’Iran il Gen. Ashkenazi è stato rassicurante. Da quando i radar individueranno il missile a quando lo stesso colpirà il suolo israeliano passeranno circa 10/12 minuti durante i quali la difesa antimissile israeliana avrà tutto il tempo di abbatterli.
Come si può vedere l’anno nuovo non inizia con buone notizie per il popolo israeliano. La minaccia iraniana (che si chiami Hezbollah o Hamas) è sempre più concreta e lo Stato ebraico si trova costretto ancora una volta a lottare per la propria sopravvivenza. Insomma, anno nuovo vecchi pericoli.
Sharon Levi