Onorevole Ministro Frattini, Lei ieri ha parlato di complotto per screditare l’Italia a livello internazionale, anche se Lei le ha chiamate “strategie internazionali per colpire l’Italia”, che poi è la stessa cosa. Nell’affermare questo Lei ha citato tre temi: il presunto attacco a Finmeccanica, la diffusione ripetuta e continuativa dei rifiuti di Napoli e del crollo di Pompei e, infine, la vicenda dei documenti “segreti” che verranno diffusi da Wikileaks i quali conterrebbero file che potrebbero incidere negativamente sull’immagine dell’Italia all’estero.
Come Lei saprà benissimo, l’immagine dell’Italia all’estero è, prima di tutto, quella che noi stessi proiettiamo, sia attraverso i media che, soprattutto, attraverso il Ministero che Lei rappresenta. Non voglio entrare nel merito dei media, lo lascio fare a chi è più titolato di me a farlo, come non voglio (per ora) entrare nel merito delle future rivelazioni di Wikileaks (ci sarà tempo per farlo), vorrei invece attirare la sua attenzione su quello che fa il Ministero da Lei rappresentato per “difendere e promuovere l’immagine dell’Italia all’estero”.
Come lei saprà (ma facciamo una premessa per chi ci legge) le rappresentanze diplomatiche (Ambasciate e Consolati) sono gli enti delegati a rappresentare uno Stato sovrano in un altro Stato. Esse sono delegate non solo a rappresentare il Governo e gli interessi economici, ma anche e soprattutto a rappresentare e a difendere i cittadini italiani e i loro Diritti. Sono quindi le rappresentanze diplomatiche il primo vero specchio dell’immagine nazionale. Che immagine può dare di se uno Stato che, attraverso le sue rappresentanze diplomatiche, non tiene nella giusta considerazione la difesa dei suoi cittadini e dei loro Diritti? Che immagine può dare di se uno Stato che da anni taglia continuamente le risorse economiche alle proprie rappresentanze diplomatiche, che taglia i Consolati e che li trasforma in semplici rappresentanze commerciali per le grandi aziende italiane, cioè per i poteri forti che non rappresentano certo il nostro Paese e comunque non il semplice cittadino?
Vede, Onorevole Ministro Frattini, l’Italia ha una rete diplomatica al collasso. Ambasciate senza fondi, Consolati senza nemmeno la semplice cancelleria (pochi giorni fa parlavo con un Console Generale che mi diceva di dover portare le penne e i block notes da casa), una situazione che finisce per ripercuotersi sui cittadini che si trovano nella necessità di dover chiedere aiuto alla rete diplomatica. E non è tutto. Lei non lo saprà (comprensibilmente) ma ci sono situazioni nelle quali quando un cittadino italiano che si sente in pericolo o è in difficoltà all’estero e “minaccia” di interessare la propria rappresentanza diplomatica, viene deriso dalle autorità del paese dove si trova. Lo sa perché? Perché l’autorità delle nostre rappresentanza diplomatiche è pari a ZERO. Perché tutti sanno benissimo che non ci sarà un diplomatico che si catapulta sul posto a chiedere spiegazioni come invece avviene per le rappresentanze diplomatiche di altri Paesi.
Sig. Ministro, ci deridono. Questa è la triste realtà.
Che Paese siamo se anche noi, microscopica organizzazione per la difesa dei Diritti Umani, nel fare il nostro lavoro di tutela dei Diritti dei cittadini italiani all’estero, per risolvere i problemi che assillano i nostri connazionali dobbiamo ricorrere all’aiuto di altri Stati e di diplomazie di altri Stati? Ma si rende conto? Paradossalmente siamo considerati molto di più da Governi stranieri che dal nostro. Paradossalmente otteniamo più aiuto da rappresentanze diplomatiche straniere che dalle nostre. Come si spiega tutto questo se non con il disinteresse? Seguiamo casi (tra i quali uno in particolare di cui Lei è a conoscenza) che necessiterebbero del supporto fattivo delle rappresentanze diplomatiche italiane e invece dobbiamo rivolgerci ad ambasciate e consolati stranieri per avere un minimo di supporto tecnico. Si rende conto di questo e di cosa rappresenti per l’immagine dell’Italia?
E allora, Onorevole Ministro Frattini, prima di gridare al complotto per screditare l’Italia, facciamo qualcosa per non screditarla noi, l’Italia. Riprendiamoci un minimo di onore e di dignità nazionale partendo dalle rappresentanze diplomatiche, dando loro i mezzi necessari a rappresentarci nel mondo, imponendo ai nostri diplomatici di rispettare le priorità, che sono i Diritti e la salvaguardia dei cittadini Italiani prima ancora che organizzare festicciole per promuovere aziende e prodotti. Siamo noi italiani che stiamo complottando contro l’Italia, siamo noi italiani che stiamo distruggendo l’immagine dell’Italia nel mondo e non ipotetiche lobby straniere.
Con stima e cordialità
Franco Londei