Nucleare iraniano: Obama e Israele sempre più lontani

Si allontanano ulteriormente le posizioni di Barack Hussein Obama e Israele sul nucleare iraniano. Il solco, ancora più profondo, lo ha tracciato il nuovissimo rapporto del National Intelligence Estimate (NIE) consegnato nei giorni scorsi alla Casa Bianca e che delinea uno scenario molto simile a quello prefigurato da Israele: l’Iran è sul punto di dotarsi di armi nucleari.

Sono mesi (se non anni) che le informazioni di intelligence israeliane e americane divergono sui tempi necessari all’Iran per dotarsi di armi nucleari. L’unica cosa su cui tutti sembrano concordare è sulla natura militare del programma nucleare iraniano. Tuttavia il Presidente Obama si è sempre detto possibilista sul fatto che Teheran potesse essere costretto a portare avanti un programma nucleare prettamente civile e su questo ha puntato tutta la sua politica: da un lato permettere all’Iran di avere un programma nucleare a scopo civile, dall’altro impedirgli di trasformarlo in un programma militare. A Gerusalemme invece sono convinti che il programma civile sia solo una copertura per quello militare e che sia questo il primo obbiettivo di Teheran.

Il nuovo rapporto del NIE sembrerebbe dare completamente ragione a Gerusalemme. Secondo il l’ente governativo americano l’Iran sarebbe sul punto di superare la cosiddetta “linea rossa” cioè quel punto di non ritorno dopo del quale anche un attacco militare sarebbe sostanzialmente inutile. I tempi delineati dal NIE sono brevissimi, due o tre mesi al massimo. Quindi, se Israele vuole colpire le centrali nucleari iraniane con qualche possibilità di fermare il programma nucleare iraniano lo deve fare nel giro di pochissimo tempo.

Ora, qualsiasi altro Presidente americano avrebbe preso il rapporto del NIE, proprio per la sua autorevolezza, come oro colato e avrebbe agito di conseguenza. Non Barack Hussein Obama che alle giuste e legittime pressioni israeliane ha risposto con un atto che chiamare provocatorio e sconsiderato è puro eufemismo: ha convinto l’Arabia Saudita a ritirare il suo appoggio agli aerei israeliani in caso di un loro attacco alle centrali nucleari iraniane e lo ha fatto, scientemente , poche ore prima che il rapporto del NIE venisse diffuso.  Di fatto ha chiuso la via più probabile (e comoda) per un attacco israeliano alle centrali nucleari iraniane.

Il pensiero di Barack Hussein Obama è racchiuso tutto nella risposta che il portavoce del US National Security Council, Tommy Vietor, ha dato al Ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, quando quest’ultimo ha chiesto “tempi rapidissimi di reazione al rapporto del NIE”. «La nostra posizione non cambia – a detto Tommy Vietor commentando il rapporto del NIE e le parole di Ehud Barak – rimaniamo dell’idea che ci sia ancora un ampio margine per perseguire la via diplomatica sul nucleare iraniano». Come a dire: a noi non ce ne frega un piffero del rapporto del NIE, fino a dopo le elezioni non se ne fa niente.

A Gerusalemme sono allibiti da questa assurda ed incomprensibile posizione del Presidente americano, ma soprattutto sono infuriati per la porcata fatta da Obama a Israele con l’Arabia Saudita. Infatti, come il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha più volte ribadito, Israele è in grado di difendersi da solo e non chiede un intervento americano, ma non può nemmeno tollerare che Obama gli metta i bastoni tra le ruote per una eventuale opzione militare sulle centrali nucleari iraniane. E la mossa fatta con l’Arabia Saudita è chiaramente volta a questo obbiettivo, cioè impedire a Israele di agire, anche se da solo.

Obama sta mettendo seriamente a rischio la sicurezza di Israele (e non solo) per meri interessi politici interni agli USA. Ha deciso che, qualsiasi cosa accada e qualunque siano le notizie di intelligence, l’Iran non dovrà essere toccato da nessuno prima delle elezioni presidenziali americane di novembre. La paura è che una sua eventuale “non partecipazione” all’attacco lo possa danneggiare. Non è un caso che la decisione dell’Arabia Saudita di negare il sorvolo agli aerei israeliani diretti in Iran sia arrivata all’indomani della visita in Israele del suo rivale alle presidenziali, Mitt Romney. E’ chiaro quindi che questi giochetti politici fatti ai danni della sicurezza di Israele non può stare bene e non può essere tollerata dagli israeliani.

Il solco che divide Obama da Israele è sempre più profondo e ormai è chiaro che se si dovrà intervenire sulle centrali nucleari di Teheran per fermare il programma nucleare iraniano, Israele lo dovrà fare da solo. E non potrà nemmeno aspettare più di tanto, in barba agli interessi politici di Barack Hussein Obama.

Adrian Niscemi

  1. Sinceramente capisco la delusione ma non lo stupore.
    Infatti, come ho in passato sostenuto su questo sito, USA e Israele hanno semplicemente interessi divergenti.
    Non Israele e Obama, ma Stati Uniti e Israele.
    Per Israele uno spostamento degli equibri di forza in medio oriente in senso pro-iraniano sarebbe una catastrofe, non perchè teme che gli iraniani ottenuta la atomica la lancino su tel aviv (penso che sebbene questo scenario da incubo venga ribadito a gran voce per ragioni propagandistiche nessuno a Gerusalemme ci crede veramente) ma perchè questo spostamento di potere potrebbe essere letale per il progetto sionista (che non equivale allo stato di israele e nemmeno agli ebrei del territorio).
    Per gli Usa invece un iran potenza regionale è solo uno degli scenari con cui si può venire a patti, quindi le due situazioni (e di conseguenza i prezzi da pagare per l’azione o l’inazione) sono completamente diversi.
    quello che mi sorprende è che Gerusalemme si aspetti che gli usa mettano l’interesse di Israele prima del loro stesso interesse, cosa che, effettivamente, in passato hanno fatto ma che non sembrano più disposti o in grado di fare in futuro.

  2. Sembra che qualcuno abbia difficoltà a capire che un Iran nucleare e per giunta guidato da un individuo convinto di essere investito di una missione messianica non è un problema israeliano: è un problema dell’intero pianeta.

  3. ma vedi barbara non si tratta di “capire” quanto di essere disposti a credere a un dogma che fa acqua da tutte le parti e in base a questo andare a una guerra devastante.
    Un’iran atomico è un problema per il mondo? per quale motivo dovrebbe essere diverso da un pakistan atomico o da una corea del nord atomica? e mi pare che questi paesi, in particolare il primo, paese ultraislamico, abbiano quest’arma da anni senza che il pianeta sia sprofondato nelle tenebre. E la cina? ha un arsenale atomico mostruoso e, a differenza dell’iran, ha strumenti militari in grado di resistere a un attacco occidentale della massima potenza e a infliggerci una reazione pari.
    Il problema dell’iran atomico, questo qualcuno dovrebbe capire, è una questione geopolitica.
    Coloro che vogliono la guerra non hanno paura che teheran (che tu definisci regime guidato da un pazzo con ambizioni messianiche e che, invece, ha una politica molto furba, realistica e ben ponderata)lanci un missile su Roma o Londra, temono che l’emersione come potenza regionale iraniana avvantaggi, e di molto, la cina e la russia, velocizzando quel processo di transizione ormai arrivato al punto di non ritorno di potere, da un sistema unipolare a guida USA/UE (con l’UE in stato subalterno) a un sistema multi polare con da un lato l’occidente, da un altro la cina e la russia, con il mondo islamico in posizione di rilievo (simile a quella avuta dal giappone nel passato sistema) etc..
    Cina e Russia hanno già detto che considereranno un attacco all’iran una indiretta dichiarazione di guerra ( e questo infatti è) e forniranno aiuto alla repubblica islamica. La domanda che vorrei porvi è: se è vero il contesto da fumetto americano in cui voi dite di credere, con un islam incarnazione del male che vuole distruggere gli infedeli, come è possibile che questo paese si allei con due potenze, russia e cina, che contano insieme un miliardo e 600 milioni di infedeli, molti dei quali neppure cristiani (quindi inferiori ma pur sempre monoteisti e veneratori di uno dei profeti del corano) ma veri e propri pagani, adoratori di vacche e monti sacri! Ma ovviamente non c’entrano le posizioni geopolitiche, il controllo delle risorse energetiche e l’ordine mondiale…nooooo è una questione puramente religiosa!

  4. @ gladiatore – senza offesa, fai delle analisi da sempliciotto che mettono paura tanto sono preoccupanti se solo si pensa che a pensarla come te sono in tanti.

    L’Iran è l’Iran. Non è paragonabile ad alcun altro regime islamico. Anzi, se mi permetti vorrei fare una distinzione tra Iran, inteso come popolo iraniano, e regime iraniano. Non puoi paragonarlo al Pakistan di Benazir Bhutto. E’ ridicolo solo a pensarlo anche se non nascondo che anche il Pakistan ha i suoi guai.

    E poi, c’è la tua assurda domanda (citazione: se è vero il contesto da fumetto americano in cui voi dite di credere, con un islam incarnazione del male che vuole distruggere gli infedeli, come è possibile che questo paese si allei con due potenze, russia e cina, che contano insieme un miliardo e 600 milioni di infedeli, molti dei quali neppure cristiani ). Ti dice niente la parola “opportunità”? Anche considerando che nel mondo islamico l’Iran è considerato quasi un nemico (I sunniti, che sono la maggioranza, non vogliono un gran che bene agli sciiti).

    L’Islam, caro gladiatore (ti sei dato un nick curioso per le tue idee) è l’incarnazione del male e lo vediamo ogni santo giorno. Solo un islamico lo può negare. Sei Islamico?

    Insomma, puoi girarci intorno quanto vuoi, tirare fuori le tue strampalate e sempliciotte analisi, l’Iran nucleare non è accettabile per il mondo che si definisce libero. Lo sanno tutti coloro che hanno un minimo di intelletto.

  5. fammi capire betty…secondo te le analisi che vedono da una parte il Bene (ossia noi) e dall’altra il Male (ossia l’ìran e in genere gli islamici assetati di sangue e che ci voglino uccidere tutti) il tutto nel vuoto cosmico come ogni scontro tra bene e male che si rispetti, è un’analisi profonda mentre parlare di geopolitica, di rapporti di forza, di spostamento di potere, di riserve energetiche, di posizioni strategiche, di economia etc è un analisi da sempliciotto???
    Ovviamente non sono islamico, al contrario sono ateo, ma non vedo quale sia questa prova che ogni giorno ci viene fornita del fatto che l’iran sarebbe il Male. il fatto che si oppone a Israele? e chi e quando ha stabilito che israele è il bene e chi lo ostacola di conseguenza è un servo di satana? perchè gira e rigira è solo questa la profonda analisi politica che ripetete ossessivamente.
    israele, qualunque cosa faccia, è il bene, chiunque gli si opponga, qualsiasi siano le ragioni e le modalità, è il male….e meno male che tu parli di analisi semplicistica!
    poi mi domando chi sono tutti questi “che hanno intelletto” del mondo libero (libero? siamo sicuri?) che capiscono che l’iran atomico è inaccettabile se in quel mondo libero di cui tu parli la stragrande maggioranza della popolazione, specialmente la fetta più istruita e colta, è radicalmente contraria alla guerra,anche se questo comporti un iran atomico, persino in america, dove le lobby politiche israeliane sono le più forti e cercano di influenzare in ogni modo l’opinione pubblica!
    Mi dirai che un islam atomico è devastante per gli interessi israeliani, ma da qui a dire che chiunque sia occidentale debba immolarsi per garantire a israele una superiorità strategica infinita, anche quando le condizioni gepolitiche lo impediscono, ce ne passa!
    Gli israeliani potranno anche voler andare in una guerra pericolosissima per mantenere il controllo sulla cisgiordania e l’essenza ebraica di israele, a me francamente, come occidentale, delle due cose interessa quanto dello stretto della manciuria o del fatto se il giappone rimanga o no uno stato a maggioranza buddista.
    ossia un numero molto vicino allo zero.
    A me interessa la convenienza dell’europa, e l’eruropa per un milione di motivi non ha la minima convenienza in una guerra di questo tipo.

  6. Caro Gladiatore, mi creda, faccio uno sforzo incredibile a risponderle, non perché è lei o perché vede le cose diverse da come le vedo io, ci mancherebbe altro che tutti la pensassero come la penso io, ma perché lei ha un modo di affrontare gli argomenti come se fosse uno chiuso in casa da solo e che pensa esclusivamente agli affari suoi (lo dice lei stesso che se l’Europa non trae beneficio da un attacco all’Iran non gliene frega un piffero). Non solo, lei descrive una guerra, che c’è ed è reale anche se combattuta con mezzi diversi, tra l’Islam e il resto del mondo (che magari libero non sarà ma non è nemmeno oppresso dall’islam) come se fosse una specie di visione di invasati. Capisce che rimane difficile risponderle con coerenza, perché francamente la sua è una visione davvero semplicistica della cosa.
    Lei non fa affatto “analisi sulle questioni medio-orientali”, lei espone quello che vorrebbe accadesse. Lo ammetto, lo faccio anche io (nella versione opposta alla sua), però almeno lo dico.
    Lei parla di equilibri geopolitici come se fossero quadratini da riempire in un cruciverba. Ma la geopolitica non è un cruciverba dove ad una domanda corrisponde una unica risposta. La geopolitica, specie quella medio-orientale, è materia complessa che non può essere dipanata in un confronto su commenti di un articolo o su un forum. I giochi sono spesso molto più complicati di come appaiono. In Medio Oriente non c’è mai, e dico MAI, solo il bianco e il nero. E mi creda, un attacco all’Iran non comporterà nessun sconvolgimento geopolitico (forse sono nei sostenitori degli Ayatollah) mentre, al contrario porterà benefici a tutti, Europa compresa (che tra parentesi sta già facendo a meno del petrolio iraniano).
    Infine, due semplici parole sulla guerra “islam VS mondo libero”. Nei prossimi giorni pubblicheremo (forse anche domani, ma non so) un bel rapportino sui finanziamenti di Arabia Saudita e Marocco a certe sette islamiche in Europa.Si accorgerà che quando si parla di guerra non è un parola fuori luogo.

  7. Caro gladiatore, sono d’accordo con te! Aggiungo una cosa all’analisi che hai fatto, personalmente ritengo che gli Stati Uniti non attacchino l’Iran, non certo per un presunto pacifismo di Obama né per una sua simpatia per l’Islam, ma molto più materialisticamente perché non hanno le risorse per farlo. Se assumiamo che la guerra sia stata fin dal tempo del uomini primitivi la prima forma di investimento della storia (dove per investimento si intende utilizzare le proprie risorse in un’operazione dall’esito incerto al fine di ottenere una quantità di risorse maggiore di quella che si aveva all’inizio) allora le due guerre in Iraq e in Afghanistan sono state un grosso fiasco. Con una crisi economica in atto (cosa che sembra sfuggire a molti) gli Stati Uniti non intendono investire ulteriori risorse in una guerra dall’esito incerto che potrebbe aggravare ulteriormente la loro condizione economica considerando che hanno già due fronti aperti. Dovendo scegliere fra la loro economia e la possibilità di un attacco a Israele, con realismo politico, scelgono la prima opzione.

  8. Gladiatore, lo devo ammettere, sei davvero fantastico. Vuoi sapere perché Iran, Siria ed Hezbollah non hanno mai usato armi chimiche contro Israele? Per la stessa ragione per cui tu sbraiti tanto: DIMONA. Se Israele non avesse avuto le armi nucleari a quest’ora sarebbe stato davvero cancellato (al maschile, è UNO stato). Loro sanno che se provano a lanciare un solo missile con un arma chimica (oltretutto sorpassate, si parla addirittura di TABUM piuttosto che di Sarim) Israele li colpirebbe in maniera devastante e verrebbero spazzati via in un nanonosecondo.

    Ora, ammettiamo che gli USA non siano interessati a una guerra con l’Iran ((oggi le notizie dicono il contrario, addirittura che una guerra con l’Iran in autunno – prima quindi delle elezioni – potrebbe consentire a Obama di rivincere le elezioni), Israele è perfettamente in grdo di colpire le centrali nucleari (e guarda che parlo SOLO delle centrali nucleari) da solo, senza l’aiuto degli USA o di altri Stati. A parte i numeri , l’Iran ha un esercito che fa ridere i polli in una guerra moderna. Un aviazione ridicola, un sistema missilistico primordiale (non stare a sentire quello che dice IRIB), facilmente intercettabile. Da mesi non hanno ricambi nemmeno per l’aviazione civile.

    Ma non è nemmeno questo il punto. L’Iran non può avere la bomba perché darebbe il via a una escalation nucleare senza precedenti. Turchia, Arabia ecc. ecc. vorrebbero la bomba e nessuno potrebbe giustamente impedirglielo. Russia e Cina? Lo sanno benissimo e, parole e condanne a parte, non muoverebbero un dito per proteggere l’Iran. Se no, perché la Russia non ha dato a Teheran gli S300 e la Cina non vende nemmeno una pistola finta all’Iran? Il punto è che nessuno vuole un Iran nucleare solo che non lo possono dire. Non solo, gli interessi commerciali in ballo sono enormi, davvero enormi, interessi che con questo regime non si possono più fare. Insomma, quando Israele bombarderà le centrali nucleari iraniane, e lo farà, sotto sotto saranno tutti contenti. Fattene una ragione.

    Infine, ma non meno importante, Obama ha fatto una scelta di campo appoggiando i Fratelli Musulmani. Per me, e sottolineo “per me”, nel lungo periodo è un errore clamoroso perché fondamentalmente appoggia (senza saperlo) i wahabiti, ma questo vuol dire anche mettersi contro gli sciiti (cioè contro l’Iran). E’ una scelta strategica che personalmente, come detto, non condivido affatto nel lungo periodo, ma che nel breve periodo deve per forza prevedere un Iran innocuo.

    Se poi proprio vogliamo essere onesti, personalmente penso che iraniani e israeliani abbiano molte più cose che li uniscano di quante li dividano (cultura, odio verso l’arabo, una popolazione prevalentemente non estremista a livello religioso ecc. ecc.) quindi temo molto di più il nuovo Egitto del vecchio Iran denuclearizzato . Il problema sono gli Ayatollah non gli iraniani e la loro voglia di dominare il mondo e di espandere la cultura sciita.

  9. per londei:
    lei mi accusa (ma a questo punto possiamo anche darci del tu visto che dialoghiamo da un po), qundi tu mi accusi di pensare solo ai fatti miei, beh sinceramente come europeo metto il bene dell’europa prima di quello di stati esteri, dubito proprio che gli israeliani si comportino diversamente e siano disposti a pagare un prezzo salatissimo per garantire, che so io, che una certa zona rimanga francese o che il messico cresca economicamente.
    Ovviamente il mio non è solo egoismo, se infatti ci fosse una reale minaccia che un popolo inerme venisse colpito io, pur a malincuore, riterrei inevitabile che l’europa e gli usa intervenissero, ma questo non è il caso in questione,in questo caso evitare la guerra non solo mi conviene, ma evita mostruosità stermini e atrocità, dunque oltre che conveniente è moralmente giusto.
    insomma in questo caso quello che moralmente si deve e quello che conviene coincidono, sarà per questo che tutta l’opinione pubblica è contrarissima a un attacco così come tutti i politici e gli intellettuali e parlano di follia?
    L’iran non ha la minima intenzione di attaccare israele in maniera diretta. Basti pensare che l’iran, tramite siria e hezbollah, dispone da anni e anni di armi chimiche che, vista l’esigua dimensione del territorio israeliano, se lanciate risulterebbero devastanti, non le ha mai usate, neppure quando israele ha attaccato gaza o quando ha attaccato la siria, sono stati fermi. in base a cosa invece correrebbero verso la distuzione una volta ottenuta un’arma atomica? Non è questo lo scopo dell’iran, anche perchè una volta ottenuta l’atomica può combattere efficacemente israele senza sparare un solo colpo.
    passiamo allo scenario, lei parla di un islam imperialista e nemico del mondo, (libero o meno sempre infedeli sono) ma non ci spiega come mai l’iran non solo non minacci e non attacchi, ma stringa eccellenti relazioni di collaborazioni con i paesi emergenti, cina, russia, india, sud america etc, che nella sua visione dovrebbero essere nemici giurati e bersagli preferibili, in quanto più infedeli e più deboli. Non le viene il dubbio che se le minacce riguardano solo le potenze (usa e israele) che o hanno un contenzioso, o minacciano o puntano a dominare l’iran la questione non sia affatto religiosa ma politica? chavez è islamico? eppure appena lo vede ahmadinejad lo bacia e lo abbraccia come l’amico del cuore, gli giura amore incondizionato, gli regala favori…nella sua visione della questione questo è semplicemente impossibile, dovrebbe annichilirlo con bombe e terrorismo in quanto non devoto al corano.
    Il punto è che riportare la questione su un livello razionale, politico e complesso, non fa gioco a chi vuole andare in guerra,che non può dire che l’iran è una pedina essenziale per frenare l’avanzata cinese, ormai inarrestabile, e dunque deve dire che si va in guerra contro il “big bad” il nuovo hitler etc etc.
    Anche per quanto riguarda poi gli scenari non è affatto vero che io pensi che ci siano risposte uniche e sole, è chiaro che gli scenari sono complessi e ci possono essere vari risultati, ma sono tutti estremamente negativi. e del tutto lontani dagli interessi europei.
    lei parla di una guerra all’iran come di una passeggiata in cui gli usa (voglio sperare non sogni che anche l’italia o la germania partecipino) e l’UK bombardano i siti nucleari, poi tornano a casa e tutto è finito.
    E’ una follia, l’iran scatenerebbe la guerra in iraq, attaccherebbe israele e bloccherebbe lo stretto di Hormuz, costringendo gli alleati a una guerra di logoramento, in stile iraq ma all’ennesima potenza. Russia e Cina (che ricordiamolo hanno popolazioni infinite, territori immensi e armi nucleari più che sufficienti a eliminare l’umanità) hanno già detto che aiuterebbero l’iran, in maniera indiretta magari, rifornendolo di armi di ultima tecnologia, di informazioni, di supporto logistico, e, forse finirebbero per intervenire direttamente, il che significa terza guerra nucleare mondiale, se va male, guerra irachena all’ennesima potenza (con conseguenti traumi economici su un occidente allo stremo) se va bene, qualche migliaio di morti (maggior parte israeliana) e un ritardo di un paio di anni nel raggiungimento della bomba per l’iran se va proprio benissimo. e il tutto per cosa? per garantire che israele sia l’unica potenza del medioriente e possa fare il bello e il cattivo tempo.

  10. per Uber,
    grazie per i complimenti. La questione economica ovviamente pesa come un macigno, ma in realtà una guerra potrebbe anche essere un modo per riavviare la produzione, in afganistan e iraq non ha funzionato, ma non è del tutto da escludere.
    non penso però che gli usa accetterebbero un attacco a israele, su questo sono assolutamente certo, se l’iran attaccasse israele gli usa andrebbero in guerra all’istante. ma la paura di israele non è di essere attaccata, è di essere surclassata, ossia di non poter più dominare quell’area.
    Israele è un piccolo stato che insiste in un territorio di grandi stati a lei ostili (per ovvie ragioni). Per poter sopravvivere come stato ebraico e senza rinunciare ai territorio occupati è necessario che sia una superpotenza in mezzo a paesi deboli e arretrati, ed è necessario che il suo alleato di ferro, gli usa, dominino il mondo per evitare che onu e comunità internazionale gli impongano limiti e vincoli.
    Il primo elemento, la centralità usa, è ormai un ricordo, basti pensre al peso economico della cina, che supererà l’america nei prossimi 20 anni, e con un peso demografico che è infinitamente superiore. quindi per israele è essenziale mantenere una supremazia militare assoluta, senza quella la sua politica attuale non è attuabile.

  11. Signor Londei io capisco che Israele abbia uno degli eserciti + tecnolog avanzati al mondo, ma è proprio sicuro che si tratterebbe di una scampagnata “vado, bombardo e torno”? E’ sicuro al 100% che l’iran non sarebbe in grado di effettuare una rappresaglia magari sui civili che viste le ridotte dimensioni e la densità di popolazione di israele sarebbe potenzialmente distruttiva? O non potrebbe prendersela con gli ebrei in senso lato e scatenare un’escalation terroristica a livello mondiale? E non è forse vero che gli ayatollah hanno interrato le centrali e a questo punto sarebbe necessaria un’azione di terra? E israele potrebbe sostenere un’invasione di terra dell’iran?
    Io non sono un esperto di politica estera ma un attaccoinvasione dell’iran mi sembra una follia.
    Riguardo all’esercito che fa ridere i polli. Sun tzu diceva “mai sottovalutare l’avversario”. I talebani non ce l’avevano neanche un esercito e gli usa hanno il primo esercito al mondo.

  12. Aldo, nessuno ha parlato di scampagnata, anzi, è tutt’altro che facile.

    L’Iran è in grado di fare rappresaglie sui civili (sa fare solo quello) e per quanto riguarda una eventuale campagna di attacchi terroristici, io non so dove viva lei e se le informazioni le arrivano, ma quella campagna è già attiva da mesi. Negli ultimi tempi sono stati sventati decine di attentati iraniani (per mezzo di Hezbollah) a cittadini israeliani e solo una decina di giorni fa hanno colpito inermi turisti in Bulgaria, questo senza che Israele abbia mosso un dito sull’Iran.
    In merito ad una invasione di terra la ritengo quasi impossibile, una cosa da fantapolitica. In compenso le bombe anti-bunker garantiscono un discreto risultato sulle basi sotterranee . Si legga questo articolo illuminante
    http://www.rightsreporter.org/guerra-iran-israele-pronte-le-nuove-bombe-anti-bunker/

  13. Comunque noto che come me la pensa praticamente mezza Israele, compresi alcuni dirigenti del mossad e dell’esercito. Gli unici che insistono sono i “falchi” (parola che secondo me è traducibile con fascisti, secondo me!), quelli dello stampo di George W., quelli che tanto loro sono al sicuro, e male male che vada hanno già pronto l’aereo. Mica i poveracci che eventualmente subirebbero la rappresaglia iraniana.
    In my opinion l’Iran si candida a diventare una potenza regionale. A mio parere si è rotto le pa..le che l’egemonia sulla zona sia di un Paese pittoresco come l’Arabia Saudita, e pensano (giustamente dal loro p.d.v.) che sia giunto il momento che gli equilibri cambino. E considerato che gli equilibri si stanno muovendo a livello mondiale, perchè non dovrebbero mutare anche in M.O.?
    La bomba credo serva a raggiungere e consolidare il primato nella regione. L’Iran non oserebbe sparare un colpo (se non attaccato) non dico verso Israele, ma verso chicchessia, non fosse altro che per garantirsi la sopravvivenza.

  14. E dove l’hai visto che mezzo Israele la pensa come te? Non c’è nessuno in Israele che pensi che un’arma atomica in mano all’Iran sia accettabile. Se non ci credi puoi venire qui e chiedere in giro. Al limite la gente è divisa su un attacco adesso o tra un po’.

    Poi scusa, l’Iran non si candida a diventare potenza regionale ma mondiale. I suoi tentacoli sono ovunque. Si sono stancati dell’Arabia, se la prendano con gli arabi che poi ci fanno un favore. Londei qualche commento sopra ha detto una cosa giustissima e cioè che sono molte di più le cose che accumunaano gli israeliani ai persiani d quanto siano quelle che li dividono. Il problema sono gli Ayatollah fanatici e assassini, altrimenti il popolo iraniano sarebbe un grande popolo.

    Comunque informati meglio, ormai ci siamo quasi. Il governo israeliano sta facendo tutte le mosse necessarie a un intervento in tempi molto, ma molto stretti

  15. E ma anche ai messianici pazzie fanatici scoccia andare all’inferno, perché altrimenti non manderebbero i pori cristi a farsi esplodere,ci andrebbero loro.
    Comunque, tu sei convinto che io voglia un attacco all’Iran e cerchi in tutti i modi di giustificarlo e/o avvallarlo. Forse è vero perché per me non c’è altra alternativa per fermali. Contento?
    In merito all’appoggio di Russia e Cina all’Iran credo davvero che dovresti guardare i fatti. S300 consegnati? Zero (e sarebbero fondamentali per la difesa iraniana). Altri sistemi d’arma all’avanguardia cinesi o russi consegnati? Zero. Come dici tu le parole stanno a zero, sono i fatti che contano.
    Infine, per quanto riguarda le armi chimiche, Tabun e Sarin non sono per niente da sottovalutare ma basta una maschera antigas e atropina per neutralizzarli. Siriani e Iraniani non hanno per esempio il Soman, molto più tossico del Sarin e più difficile da contrastare. Ma credo che tu sia abbastanza intelligente per aver capito quello che intendevo.
    E adesso permettetemi di chiudere i commenti fino a dopodomani (non verranno pubblicati i commenti in moderazione fino a dopodomani). Sembrerà strano ma è ferragosto anche per noi. Potremo riprendere la discussione dopo il ferragosto.

  16. L’ho letto qui http://www.secondoprotocollo.org/?p=4857
    La distinzione tra ayatollah e popolo persiano è alquanto artificiosa. Perchè la maggioranza degli iraniani (purtroppo per loro, non lo nego) sostengono ahmadinejad. Che l’Iran si candidi a diventare potenza regionale (non mondiale, non può competere con Cina e Usa) è innegabile.
    Ma Israele faccia il suo bell’attacco ad un Paese neutrale. Poi non si lamenti se finirà abbandonato in mezzo ai marosi. Già oggi la gente è pregiudizialmente ostile a Israele, in caso di attacco avrà motivi validi per suffragare la sua antipatia.
    Che succederebbe se negli usa si sollevasse un’ondata di proteste contro Israele. Se gli usa non ponessero + il veto alle risoluzioni onu nel futuro cosa ne sarebbe di Israele come è oggi?
    Se la campagna di boicottaggio assumesse le proporzioni di quella che si scatenò contro il SudAfrica cosa ne sarebbe dello stato ebraico? Se qualunque fanatico islamico si sentirà in diritto in ogni parte del globo di vendicarsi sugli ebrei?
    Credi davvero che io sia contrario ad un attacco all?iran perchè sogno di vedere Israele distrutta? Non ti viene il dubbio che qst guerra possa essere potenzialmente distruttiva per il pianeta.
    E poi noi partiamo dal presupposto che i servizi segreti siano degli agenti del Messia (11 settembre docet). Chi ci dice che Teheran non abbia già dei piccoli ordigni nucleari, o armi batteriologiche o chissà cos’altro.
    Tu sei sicuro di un imminente attacco israeliano. Io sono convinto che sia un bluff. Gli usa se ne stanno lavando le mani, l’europa seguirà l’alpha dog americano, Israele rimarrebbe sola e condannata da tutto il mondo (non solo islamico). Secondo me non ce la farebbe o ce la farebbe ad un prezzo troppo alto.
    Mie opinioni, ovviamente…

  17. ma no londei sei più fantastico tu! Riesci a contraddirti continuamente pur di supportare l’idea di un attacco potenzialmente disastroso.
    inizi precisando una cosa ovvia, ossia che la deterrenza atomica, (le bombe possedute da israele) sono la ragione per la quale l’iran non ha attaccato lo stato ebraico, neppure in momenti di crisi, men che meno con armi non convenzionali.
    Sottoscrivo, ma quello che evidentemente non consideri è che con questo tu attribuisci all’iran un comportamento assolutamente razionale, ossia non attaccare, anche laddove farlo garantirebbe una convenienza, se il prezzo è molto alto. Ma come? non avevi detto che l’iran è un regime irrazionale, messianico, guidato da un pazzo cui non importa la propria distruzione e quella del proprio popolo ma solo l’annientamento di israele? (certo delle vergini in paradiso e della vita eterna)??? quindi l’iran è, a secondo se ti fa comodo o meno, un soggetto razionale e coerente e un pazzo forsennato.
    Lo stesso vale per le armi, sono devastanti e innoque, dipende. Tempo fa scrivevate che la siria ha il secondo arsenale chimico del mondo, composto da armi talmente letali che non si poteva per nessun motivo consentire che in quel paese andassero al potere gli islamisti, dunque se quelle armi sono così letali e i loro possessori iraniani (la siria è un protettorato di teheran) sono tanto devastanti, specie per un paese territorialmente microscopico come israele, e potrebbero contaminarlo totalmente come mai questi pazzi che vogliono l’apocalisse non le hanno usate?
    stesso discorso per l’esercito iraniano, in alcuni momenti (sempre con finalità propagandistico-interventiste) è una minaccia immane non a israele, all’intero pianeta, compresi giappone, australia, canada…tutti in procinto di essere conquistati dalla superpotenza iraniana, in altri invece è uno stato da terzo mondo che non può far paura a israele, in grado di schiacciarlo senza problemi.
    Insomma sei disposto a sostenere tutto e il contrario di tutto pur di avvallare un attacco all’iran.
    poi con l’ennesima piroetta logica sostieni che il problema della bomba iraniana non è più quello della sua pericolosità intrinseca (visto che ha missili con elastico che israele può intercettare facilmente etc) ma è il pericolo della proliferazione in turchia e arabia saudita, entrambi paesi alleati dell’occidente! ovviamente questo non ti porta a chiedere una moratoria su tutti i paesi mediorientali, compresi pakistan e israele, che vieti in un area così calda queste armi, no, israele le deve avere, gli altri no.
    Che russia e cina non muovano un dito per proteggere teheran poi, è quasi un’affermazione comica. Se ad oggi non c’è stato alcun attacco lo si deve alla posizione di questi due stati che, attraverso non dichiarazioni di facciata (come quelle di obama all’AIPAC) ma di esponenti di primo piano della struttura militare e di inteligence, parlano di attacco all’iran come di una guerra a loro stessi, ovviamente con tutti i balletti diplomatici che sono un’abitudine anche li, ma la sostanza è che per russia e cina un attacco all’iran significa un attacco a loro.
    Che nessuno voglia un iran nucleare non è del tutto falso, nel senso che anche per i suoi alleati russo-cinesi è meglio un iran disarmato e dipendente da loro che un iran loro alleato ma in posizione di maggior peso.
    E’ la stessa ragione per la quale gli Usa hanno fatto firmare all’Italia, pur loro alleato, il trattato di non proliferazione. Meglio un alleato dipendente che indipendente, ma ciò non di meno quando si attacca un tuo alleato per portarlo nella tua sfera di influenza devi intervenire.
    Misteriosa poi appare la previsione (ovviamente anche essa assolutamente oggettiva e non basata su propaganda) che attaccando l’iran obama vincerebbe le elezioni…vediamo:secondo il giornale di destra Wall Street Journal il presidente Usa è in vantaggio di 6 punti su Mitt Romney: 49% contro 43%. “pacifista” il primo, interventista il secondo. Nonostante la difficilissima situazione economica Obama mantiene un saldo vantaggio sullo sfidante, ora, se la maggioranza assoluta degli americani è contraria sia a un attacco americano che a uno israeliano mi domando in base a quale complicato principio politico un presidente in vantaggio nei sondaggi dovrebbe avvallare una guerra, che la popolazione non vuole, per vincere le elezioni.
    L’elettorato ebraico, da te citato, conta il 2 per cento della popolazione e, stando ai sondaggi, la maggioranza di essi è contraria all’attacco. Ma ovviamente anche in questo caso quello che conta non sono i fatti ma solo un punto bisogna andare in guerra per garantire che israele sia l’unica potenza dell’area,qualunque sia il prezzo da pagare, tutto il resto è fuffa.

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