Forse le tensioni economiche e sociali che Europa e Stati Uniti stanno vivendo non permettono al comune cittadino di seguire con la dovuta attenzione i fatti che stanno avvenendo in Medio Oriente, forse anche i media ne parlano poco e, in un contesto di crisi come quello che l’occidente sta passando, le priorità per l’uomo della strada sono altre. Tuttavia vorrei per un attimo soltanto spostare l’attenzione del cittadino comune sui fatti medio-orientali perché sarà proprio da quelle parti che si deciderà il futuro mondiale.
Riassunto delle puntate precedenti: c’è uno Stato, l’Iran, che sta cercando in tutti i modi di dotarsi di armi nucleari. Gli obbiettivi di Teheran sono molteplici, dalla volontà di distruggere Israele (più volte apertamente dichiarata) fino all’egemonia regionale sia nella zona del Golfo che in quelle medio-orientali e asiatiche. Se l’Iran riuscisse a dotarsi di armi nucleari a pagarne il prezzo non sarebbe solo Israele ma tutto il mondo. Per fare un esempio, quando poche settimane fa Teheran ha dichiarato che avrebbe bloccato lo Stretto di Hormuz bloccando quindi il flusso di petrolio, nessuno si è realmente spaventato di questa minaccia perché, per quanto potente, l’esercito iraniano non sarebbe in grado di contrastare una forza militare come quella presente nel Golfo Persico . Ora provate a immaginare se a fare quella stessa minaccia fosse stato un Iran dotato di armamenti nucleari in grado di colpire obbiettivi a migliaia di Km di distanza. Quella minaccia avrebbe avuto ben altro peso. E ora chiedetevi qual’è l’unico Stato democratico che sta realmente cercando di impedire a Teheran di raggiungere questo obbiettivo. La risposta è semplice: Israele.
Certo, lo Stato Ebraico lo fa prima di tutto per una questione di sopravvivenza perché sapere che chi brama di distruggerti cerca di dotarsi di armi nucleari non è certo rassicurante. Tuttavia indirettamente Israele sta difendendo sia i Paesi Arabi (che amici di Israele non sono di certo) che l’occidente intero. A Gerusalemme sanno benissimo che se l’Iran raggiungesse il suo obbiettivo di dotarsi di armi nucleari, tutta la regione esploderebbe in quanto gli Ayatollah diverrebbero ingestibili, più prepotenti di come sono ora e certamente cercherebbero di imporre la loro politica a livello regionale partendo proprio dall’eliminazione dell’unico vero nemico che hanno, Israele.
Quindi, se qualcuno ancora pensasse che Israele stia facendo di tutto per impedire che l’Iran si doti di armi nucleare solo per una questione di sopravvivenza si sbaglia di grosso. Israele non sta difendendo solo il suo Diritto all’esistenza ma sta proteggendo anche gli interessi occidentali. Questo deve essere chiaro a tutti perché va fatto un ragionamento preciso sulla necessità che ha tutto l’occidente di difendere Israele e di impedire all’Iran di dotarsi di armi nucleari. Non è solo una questione regionale, ma è globale.
Non voglio quindi parlare di “terrorismo globale” ampiamente finanziato da Teheran (in Afghanistan, in Libano, in Siria, in Nigeria e persino nella lontana Indonesia), fatto questo che già basterebbe a cercare di bloccare gli Ayatollah con tutti i mezzi. No, voglio toccare i già vuoti portafogli occidentali che diverrebbero ancora più miseramente vuoti se Teheran si imponesse a livello regionale. Provate a immaginare cosa vorrebbe dire per le fragili economie mondiale se Teheran potesse bloccare realmente lo Stretto di Hormuz da dove passa oltre il 20% del petrolio mondiale. Sarebbe il tracollo e il mondo libero si troverebbe dall’oggi al domani succube degli Ayatollah.
E qui torniamo al discorso iniziale, cioè al perché il mondo deve attivamente supportare Israele nella sua lotta per impedire che l’Iran arrivi a dotarsi di armi nucleari. Se non lo si vuol fare per difendere l’unica democrazia in Medio Oriente, l’unico baluardo all’espansione dell’islam in occidente, lo si faccia almeno per una questione di mero interesse.
Lasciamo stare le strumentali stupidaggini che riguardano la questione palestinese, una questione che probabilmente tra 30/40 anni sarà esattamente com’è oggi, vista la non volontà da parte palestinese di arrivare ad una pace reale. Oggi la priorità per il mondo libero è impedire che Teheran arrivi alla bomba atomica. Per questo tutto il mondo libero deve supportare Israele nella sua lotta contro la prepotenza e la volontà genocida iraniana. Se questo non avvenisse, se Israele fosse lasciato solo a combattere contro i criminali iraniani, il mondo libero se ne potrebbe amaramente pentire, sia perché la sua stessa libertà sarebbe seriamente in pericolo, sia perché ne pagherebbe un altissimo prezzo in termini economici.
Franco Londei