L’ossessione di Erdogan? Israele e il suo gas

L’ultima sparata l’ha fatta ieri il nuovo Saladino turco, Recep Tayyip Erdogan, quando in una intervista al Times invece di dire cose intelligenti come si fa quando si parla ad un grande giornale ha detto che l’Onu dovrebbe imporre sanzioni a Israele così come le ha imposte all’Iran.

Non passa un giorno che il Saladino turco non faccia una dichiarazione anti-israeliana. Ormai ha superato di gran lunga anche il suo amicone Ahmadinejad con il quale, tra l’altro, sta sterminando a man bassa le popolazioni curde nel nord Iraq e nel Kurdistan turco nel silenzio più totale dell’occidente.

Ma perché il Saladino turco ce l’ha tanto con Israele? Qualcuno dirà che sono i fatti della Navi Marmara ad aver scatenato tanto astio. Beh, si metta il cuore in pace chi pensa questo, la Navi Marmara non c’entra niente. E’ solo un casus belli, una scusa come un’altra per attaccar briga con Gerusalemme. Qualcun altro penserà allora che ad Erdogan stanno a cuore i palestinesi e per questo ce l’ha con Israele. Acqua, anche stavolta è solo una scusa, per altro nemmeno originale dato che sono 60 anni che gli arabi la usano pur infischiandosene altamente dei palestinesi. E allora, direte, perché il Saladino turco ce l’ha tanto con Israele? La parolina magica e GAS.

Ora, dovete sapere che negli ultimi mesi sono stati scoperti immensi giacimenti di gas al largo di Israele e di Cipro (la Cipro libera, quella nella UE, non quella occupata militarmente dai turchi) e che proprio Israele e Cipro ci sono messi d’accordo per sfruttarli. Questo ha tolto il sonno al Saladino turco che, a dire il vero, per un po’ è rimasto a vedere se il Libano di Hezbollah riusciva a metterci le mani sopra. Poi, comprendendo che questo non sarebbe successo e che l’accordo tra Israele e Cipro era regolare sotto l’aspetto del Diritto Internazionale in quanto derivante da un precedente accordo tra Cipro e il Libano sulla delimitazione delle acque nazionali e internazionali, ha deciso di agire.

E così ha tirato fuori la questione della Navi Marmara per avere una scusa per litigare e quella dei “poveri palestinesi” perché è impossibile litigare con Gerusalemme senza tirare fuori la faccenda palestinese. Infine, specie dopo che la questione della Navi Marmara si è sgonfiata con il “rapporto Palmer”, che in sostanza ha riconosciuto la legittimità del blocco israeliano su Gaza, ha tirato fuori dal cilindro delle pretese sul tratto di mare dove ci sono i giacimenti, tratto di mare che appartiene alla Cipro libera che però Erdogan non riconosce e che quindi attribuisce alla Cipro occupata, cioè alla Turchia.

Confusi? Ma no dai, è semplicissimo: a Erdogan non gliene frega niente della IHH, della Freedom Flotilla, di Gaza, della Palestina o di qualsiasi altra cosa. A lui interessano solo i giacimenti di gas al largo di Cipro e Israele. Punto. Fine della storia. Tutto il resto è folclore. Si sta comportando nello stesso identico modo con i curdi iracheni, accusati da Ankara di appoggiare i ribelli del PKK. Anche in quel caso il Saladino turco va in cerca di un casus belli. Gli fanno gola i giacimenti di petrolio nel Kurdistan iracheno.

Ma questo è il gioco delle parti. Le guerre si fanno per le risorse mica per le ideologie!! Quello che fa rabbia è che i pacifisti non perdono occasione per accusare gli Stati Uniti, la NATO e l’occidente in generale di fare guerre per il petrolio (l’ultima in Libia) ma siccome Erdogan (che di guerre per il petrolio ne fa e ne ha fatte) si è schierato contro Israele, è un eroe del popolo, un leader da seguire in ogni dove.

Capite adesso perché il Saldino turco è tanto ossessionato da Israele da non perdere un colpo nell’attaccare il piccolo Stato ebraico? Ottiene consensi in ogni dove e allo stesso tempo si crea la sua bella scorta di idrocarburi. Mica scemo.

Sharon Levi

  1. @ Weissmuller – che noi si sia schierati con Israele non è certo una novità. Ma a parte questa ovvietà, la volontà di criticare Erdogan non deriva dal fatto che non sia più “amico di Israele (ammesso che lo sia ma stato), ma dalla sua politica aggressiva, espansionista e guerrafondaia che lo ha portato a trasformare la Turchia da uno Stato laico quale era ad un regime islamico oltre che a stringere alleanze con l’Iran. Vedo che come sempre voi “odiatori” tirate fuori sempre la faccenda palestinese. Parli di Afghanistan e vengono fuori i palestinesi, parli di Egitto ed ecco che spuntano i palestinesi. Di qualsiasi cosa che parli vengono fuori i palestinesi. Beh, voglio farti una confessione: a noi dei palestinesi non ce ne frega niente e se pensi che critichiamo i nemici di Israele per contrastare le idee palestinesi ti sbagli di grosso. Non li consideriamo per niente e li consideriamo “arabi occupanti il territorio di Israele”. Nonostante questo riteniamo che debbano avere un loro stato, esattamente come i curdi (anche se i curdi sono un vero popolo e non degli usurpatori) e preferiamo per questo parlare della sanguinosa repressione attuata da Erdogan contro i curdi o contro i maltesi. Perché voi odiatori non parlate mai di questo? Perché non parlate di come turchi e iraniani uccidono impunemente i curdi che osano rivendicare la loro terra? Perché non parlate dell’occupazione turca dell’isola di Cipro?
    In merito alla costruzione di case a Gerusalemme Est non ci vediamo niente di strano, per questo non ne parliamo. E’ come se Alemanno decidesse di costruire un nuovo quartiere a Roma, cosa ci sarebbe di male? Gerusalemme TUTTA è la capitale di Israele ed è normale che ci costruiscano. L’unico appunto (ma questa è una faccenda interna a Israele) lo si potrebbe fare sul fatto che ancora una volta il Governo israeliano favorisce i settler invece di implementare un progetto per i giovani israeliani. Ma, come detto,questa è un’altra faccenda

  2. OK in tutto con l’articolo di Sharon Levi. Aggiungerei che sicuramente Erdogan teme che i giacimenti di gas israeliani siano tanto rilevanti da consentire ad Israele di diventare fornitore di gas per l’Europa. Ciò ridurrebbe l’importanza strategica del costruendo gasdotto Nabucco, che, partendo dai paesi del mar Caspio, attraverso la Turchia, porterà il gas in Europa a partire dal 2017. I paesi interessati dall’asse del gasdotto sono Turchia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Austria. I soci della società interessata alla costruzione di questa via del gas sono società dei vari paesi di transito , più una società tedesca. Il Nabucco avrà anche l’ambizione di dividere con la Russia il ruolo di principale fornitore di gas per l’ Europa. Non solo, ma Erdogan si propone che diventi l’unico collettore verso l’Europa del gas iraniano, iracheno ed Egiziano. Infatti nell’ultima passerella al Cairo ha fatto proprio questa proposta agli egiziani.
    A questo punto è chiaro che Israele possa dargli un certo fastidio. Dipende dall’entità dei giacimenti del mediterraneo, e dal fatto che la linea israeliana di rifornimento per il continente europeo sarebbe sicuramente più corta. E’ altrettanto probabile che, se Israele accettasse il gasdotto Nabucco come unico collettore e si allacciasse ad esso, invece di allacciarsi direttamente alla Grecia, Erdogan nella sua ” magnaminità ” potrebbe forse “perdonare ” lo Stato Ebraico per lo ” sgarro ” della Mavi Marmara , anche senza vere e proprie scuse formali. Un’ ultima considerazione : è francamente singolare che lo sciocchezzaio della propaganda turca abbia trovato in molti organi di stampa italiani una certa e in parte acritica benevola accoglienza.

  3. la solita disinformazione di questo sito sionista, ultraschierato. Erdogan va demonizzato perchè finalmente ha smesso di reggere il moccolo agli interessi di Israele nell’area, guradando piuttosto agli interessi del suo paese. Perchè non parlate anche dei millecento nuovi alloggi annunciati dal governo israeliano a Gerusalemme Est, ossia i casa palestinese? Un vero schiaffo in faccia a possibili negoziati! Altro che ricerca della pace come ipocritamente si continua a ripetere, a cominciare da quell’inqualificabile agente sionista che è tony Blair!!!

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