Strategia Secondo Protocollo luglio/dicembre 2011

Come tutti gli anni poco dopo la metà dell’anno la nostra organizzazione rivede in corsa la strategia operativa decisa ad inizio anno. In questo caso le variazioni sono tante ed importanti e tengono conto sia della situazione internazionale che delle potenzialità umane ed economiche della organizzazione stessa. Per scelta prettamente interna saremo costretti a sacrificare alcuni settori a beneficio di un maggior impegno in altri che, in base all’attuale quadro, richiedono certamente più attenzione.

Settore italiani detenuti all’estero: questo sarà sicuramente il settore più sacrificato. La direzione di Secondo Protocollo ha deciso di non prendere più nuovi casi di italiani detenuti all’estero almeno fino a fine anno, fatti salvi i casi veramente particolari. Naturalmente i casi che stiamo già trattando (tra detenuti, detenuti in attesa di trasferimento, detenuti illegalmente ecc. ecc.) verranno portati a termine, ma il continuo aumentare dei casi ci costringe ad una stretta dovuta anche alla difficoltà nel reperire finanziamenti per questo settore, specie in un momento così difficile nel quale altri settori necessitano di maggiori risorse umane ed economiche.

Settore medio oriente: questo sarà invece il settore dove agiremo con maggior impegno e sul quale concentreremo il maggior numero di risorse, sia umane che finanziarie. La situazione di estrema e permanente crisi, la cattiva informazione in merito ai fatti che avvengono in Medio Oriente, il rischio sempre più concreto di conflitti armati in diversi settori dello scacchiere, ci hanno portato a decidere di concentrare buona parte del nostro lavoro materiale e mediatico su questo specifico settore che godeva già (insieme a quello africano) della nostra massima attenzione. Per seguire il settore ancora più da vicino da oltre due mesi è operativo un ufficio a Tel Aviv (si può chiedere il numero telefonico, motivando la richiesta, in privato attraverso il form contatti) gestito unicamente da personale volontario residente in Israele. La copertura mediatica dei fatti medio-orientali sarà quindi totale sia attraverso il sito internet di Secondo Protocollo che attraverso quello di informazione di Free Italian Press.

Settore Africa:  in questo settore siamo concentrati principalmente nella zona dei Grandi Laghi e in particolare nella zona che comprende Uganda, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo. In particolare nella RD Congo siamo impegnati per far accettare alla comunità internazionale il Protocollo per la certificazione di provenienza del Coltan (di cui troverete un link per scaricarlo in coda a questo settore). Nei prossimi mesi accentueremo la nostra pressione in tal senso e la prossima settimana emetteremo un rapporto sulla situazione nella parte est della RD Congo, rapporto già anticipato da un report emesso in data 4 luglio. Nel mese di settembre verrà riattivata anche la raccolta di PC usati destinati a contribuire al progetto “Ubuntu Africa Connection”, raccolta che era stata momentaneamente interrotta per il gran numero di PC inviati dai donatori. Infine, in collaborazione con alcune Ong, ci concentreremo sul progetto multidimensionale di riduzione della povertà denominato “Haven” (di seguito il link per scaricare l’intero progetto)

Scarica il Protocollo per la certificazione del Coltan {filelink=6}

Scarica il Progetto Haven {filelink=1}

Settore media e informazione: questo è senza dubbio uno dei settori su cui ci concentreremo maggiormente. Uno dei principali obbiettivi statutari di Secondo Protocollo è infatti quello di contribuire attraverso il web alla difesa dei Diritti Umani di cui l’informazione è uno dei cardini principali. Per questo sono nati il progetto Free Italian Press (www.freeitalianpress.org) e il progetto Rights Monitoring (www.rightsmonitoring.org) che insieme a Secondo Protocollo vanno a formare il nostro network informativo al quale andranno molte delle risorse umane formate sempre e comunque da personale volontario. Nei prossimi mesi il progetto Free Italian Press subirà sicuramente una ulteriore evoluzione della quale però parleremo al momento opportuno ma che contribuirà sicuramente a garantire una maggiore e più professionale informazione.

Settore violazione dei Diritti Umani sul web: negli ultimi mesi abbiamo avuto centinaia di denuncie riguardanti la violazione della privacy e più in generale la violazione dei Diritti Umani perpetrata attraverso il web (in particolare cyber stalking). E’ l’altra faccia di internet di cui nessuno parla. Tuttavia, a causa dell’altissimo numero di segnalazioni ci vediamo costretti a fare una corposa scrematura intervenendo solo ed unicamente nei casi più gravi di violazione della Privacy e, soprattutto, di violazione dei Diritti Umani perpetrata attraverso la pratica del cyber stalking.

In conclusione nei prossimi 5/6 mesi concentreremo maggiormente la nostra attenzione sul Medio Oriente e sull’Africa a discapito di settori come quello dei detenuti italiani all’estero e della lotta al crimine informatico. Nel ribadire la nostra più assoluta conformazione non-profit (qui il comunicato di trasparenza) e la nostra assoluta indipendenza da finanziamenti statali o riconducibili a Stati o organizzazioni pubbliche, invitiamo chi volesse a diventare socio sostenitore di Secondo Protocollo per continuare a garantire la nostra completa indipendenza (qui il link con le istruzioni per diventare socio).