Polisario: strage nel silenzio. Ma gli saharawi non sono palestinesi

Poche righe da poche fonti per descrivere una strage. 11 morti, oltre 700 feriti e ben 159 dispersi, è questo il bilancio del blitz dell’esercito marocchino nel campo profughi saharawi alle porte della città di Laayoune. L’esercito ha attaccato all’alba cogliendo i profughi nel sonno. Il campo è stato letteralmente raso al suolo.

A dare i numeri della tragedia sono fonti ufficiali del Fronte Polisario, movimento che dal 1975 si batte per l’indipendenza dal Marocco e l’autodeterminazione del popolo saharawi. Rabat nega che ci siano stati morti (ne ammette solo uno ma a causa di un incidente), in compenso sostiene che cinque poliziotti marocchini hanno perso la vita. Secondo testimoni saharawi le forze dell’ordine marocchine hanno usato proiettile veri e hanno sparato ad altezza d’uomo, oltre a lacrimogeni, manganelli, pietre e cannoni ad acqua contro civili pacifici e inermi. L’obbiettivo marocchino era quello di cancellare il campo profughi sorto per protesta alle porte di Laayoune contro l’immobilismo delle autorità marocchine e internazionali in merito alle trattative sul riconoscimento dell’indipendenza (sancita dalle Nazioni Unite) del popolo saharawi.

A dire il vero si conosce poco di questo popolo del deserto che da decenni si batte per la sua terra e per l’indipendenza da Rabat, non perché non ci siano notizie o fonti in merito, semplicemente perché nessuno ne parla a differenza di quanto avviene, per esempio, per le questioni che riguardano i palestinesi. Per esempio, mi sembra strano che pur conoscendo la situazione la rappresentante della politica estera europea, la baronessa Catherine Ashton, non si sia mai recata nell’area per verificare lo stato in cui vive il popolo saharawi. A Gaza ci a ogni volta che può. Che dire poi dell’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Navi Pillay, che a tal riguardo non ha mai scritto nemmeno una riga di protesta contro Rabat a differenza di quello che fa con Gerusalemme per le supposte violazioni commesse da Israele nei confronti dei palestinesi? Ho come l’impressione che la rivendicazione dei Diritti non sia per tutti uguale. Intendiamoci, la cosa non mi scandalizza affatto, anzi conferma ancora una volta quanto sia facile per certa gente  strumentalizzare la lotta per i Diritti Umani e Civili ai fini politici, solo che non è il caso di far passare tutto sotto silenzio.

Per la Palestina la comunità internazionale, sotto forma di aiuto finanziario, spende il quadruplo di quello che spende per l’intera Africa sub-sahariana, per il popolo saharawi, costretto da decenni a vivere nella miseria in tende che non hanno niente di umano, non si spende niente, né denaro né parole. La Ashton, Navi Pillay  e tanti altri non perdono occasione per recarsi a rendere omaggio ad Hamas, perché non vanno nel Sahara Occidentale? Non per fare sterili polemiche, ma la cosa non mi torna. Perché sul Marocco non si attuano le pressioni internazionali che si fanno su Israele? Eppure il Marocco occupa militarmente una terra non sua opprimendo un intero popolo. Non è forse la stessa accusa rivolta a Israele? Con la differenza che Gerusalemme occupa una minima parte di territorio palestinese e non opprime nessuno.

Pretendiamo per il popolo saharawi la stessa attenzione che viene rivolta al popolo palestinese. Pretendiamo che Catherine Ashton si rechi immediatamente nel Sahara Occidentale per verificare le condizioni di vita degli saharawi. Pretendiamo da Navi Pillay una ferma presa di posizione contro il Marocco e che porti la questione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Se ciò non avvenisse sarebbe l’ennesima conferma che si usano due pesi e due misure quando si parla di difesa del Diritto. La cosa non è più tollerabile.

Noemi Cabitza

  1. Aggiungerei anche che il Marocco occupa una terra che dal 1963 la Nazioni Unite hanno indicato come zona da decolonizzare, invitando prima la Spagna e poi il Marocco ad andar via e imponendo (senza essere ascoltate) un referendum per l’autodeterminazione. Da quasi vent’anni (1991) è presente nel Sahara Occidentale una missione della Nazioni Unite, la MINURSO, senza riuscire ad imporre nulla.
    Possibile che la comunità internazionale non sia in grado di imporre sanzioni contro il Marocco?
    Credo che sia giusto pretendere che siano applicate le risoluzioni delle Nazioni Unite – altrimenti non ha nessun senso mantenere una missione di pace.
    Preoccupano le dichiarazioni di uno dei leader del Fronte Polisario che ha sottolineato come abbiano ottenuto molto di più in 16 anni di guerra che il 19 di diplomazia!

  2. Rispondo a Gianfranco, che giustamente si chiede: Possibile che la comunità internazionale non sia in grado di imporre sanzioni contro il Marocco?: Vivo in Francia, la cosiddetta “patrie des droits de l’homme”. La Francia, aimé, è la più grande alleata del Marocco e a livello di Consiglio di Sicurezza dell’ONU mette il veto su tutte quelle che potrebbero essere decisioni a favore dei Saharwi. Gli interessi economici sono più importanti dei diritti dell’Uomo di un popolo. Kushner si è indignato più per il rifiuto da parte del Marocco di far entrare un parlamentare francese che per la mattanza dei saharawi. Purtroppo sono pochi i paesi come la Norvegia che riescono a imporre, nelle proprie politiche interne, rifiuti di cooperazioni con aziende che fanno contratti con il Marocco in relazione alle risorse che lo stesso paese sfrutta indebitamente dai territori del Sahara Occidentale, come fosfati, pesca ecc. Qui in Francia si è parlato più del pompiere e del gendarme marocchini morti negli scontri che del resto. Capisci perché le cose non vanno avanti? E’ terribile. Anche in Spagna, mentre la gente si indegna, i governanti si mettono i guanti quando devono trattare col Marocco. Perché? perché ci sono in gioco le questioni di Ceuta e Melilla, o della Catalogna e del Pais Basco… 35 inutili anni di sofferenza, che sembrano destinati a crescere per questa indifferenza e per la censura in un paese chiave come la Francia.

  3. Vi faccio qualche domande oggettivi .
    1- Perche l’Italia non po mai dare l’indipendenza al nord come chiedeva la lega nord da anni ?
    2- Perche la Francai non po mai dare l’indipendenza alla gua de loupe – corsica , etc etc…?
    3- Perche l’Algeria non po mai dare l’indipendenza alla Kabilie ?
    4- perche la Spagna non po mai dare l’indipendenza ai Bascchi ?
    la lista po essere lunga, troppo lunga …. Ma per quello che il Marocco non po mai accettare l’indipendenza del sahara . è una queszione del unita del paese , che è piu sacra da qualunche altra cosa..

  4. Bravo Hassan
    quando non si conosci la storia si fa prima a parlare di cose inesistenti.
    questi Negri di cui si parla sono stati per secoli dei nomdi chi vagavano nella zona subsahariana,
    il Marocco è stato sempre un paese dei Berberi, il primo stato è stato fondato da Idriss I nel lontano 700 d.c.
    ma poi nel 1961 l’Algeria ha messo in piede questi personaggi per poter avere uno stato che li da la possibilità d’avere accesso all’Atlenatico per poter esportare petrolio verso il sudamerica.
    questa è la storia per cui cara Noemi Cabitza, come fai a paragonare la palestina con il Sahara!!!

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