Quando Facebook diventa un mezzo per l’odio razziale: idioti antisemiti all’opera

Su Facebook è stato detto di tutto. In alcuni casi è diventato un mezzo di libertà e di diffusione delle idee democratiche, in altri è stato un mezzo di denuncia delle oppressioni, come nel caso della dissidenza iraniana. Purtroppo però questo mezzo si presta anche alla diffusione di idee indirizzate all’odio razziale.

E’ il caso del gruppo chiamato “spaventaebrei” creato da un anonimo imbelle che spiega come “lo spaventaebrei sia uno “spaventaebrei a forma di Hitler ideato per tenere alla lontana gli ebrei da casa”. Nella presentazione del gruppo si legge che il gruppo “non vuole essere in nessun modo offensivo nei riguardi di determinate persone o determinati gruppi. Sono vietate manifestazioni d’odio”.

Peccato che poi andando a vedere si legge di tutto. Alcuni esempi? Un certo Robby Bobby ieri sera scriveva: “Perché si dice che gli ebrei sono i re dell’evasione? Perché entrano dalla porta ed escono dal camino”. Sempre lui scriveva: “Cosa fa un ebreo con un portacenere in mano? Guarda l’album di famiglia”. Potremmo continuare molto a lungo ma non ne vale la pena.

Ieri sera abbiamo segnalato il gruppo a Facebook e agli organi preposti affinché venga immediatamente chiuso per incitamento all’odio razziale. Naturalmente è necessario rintracciare anche la persona che lo ha aperto e se il suo IP corrisponde ad un indirizzo italiano dovrà risponderne penalmente. Ricordiamo anche che, a livello sovranazionale, esiste la “convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale” adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1965 che non rende immune la dirigenza di Facebook dalle responsabilità penali nel caso lasciasse aperta la suddetta pagina.

Facebook è un grandissimo mezzo di diffusione di idee liberali, ma troppo spesso è vittima della sua stessa grandezza e permette la nascita di pagine e gruppi che violano palesemente i fondamentali Diritti Umani. Purtroppo sono migliaia i gruppi razzisti, nazisti, antisemiti, fascisti ecc. ecc. e non sempre si riescono ad individuare. Per questo, chiunque abbia la necessità di segnalare un gruppo che ritiene “non appropriato” lo può fare attraverso il sottostante form. Secondo Protocollo, una volta verificato il gruppo o la pagine, provvederà a segnarlo a Facebook e alle autorità, nazionali e internazionali, preposte.