Estremismo islamico: arginare, affrontare senza paura, possibilmente distruggere

Estremismo islamico. Due parole che racchiudono un intero mondo in continua espansione e che l’occidente continua purtroppo a sottovalutare. Nemmeno le immani stragi di cristiani in Nigeria e in altre parti del globo sembrano far suonare il campanello d’allarme.

Eppure ci sarebbe di che preoccuparsi, soprattutto in Europa, dopo che l’islam integralista ha praticamente conquistato tutto il Nord Africa insinuandosi tempestivamente nelle cosiddette “primavere arabe”, dopo che Paesi moderati come la Tunisia sono passati nel volgere di pochi mesi da una situazione pressoché laica (seppure con libertà ridotta) ad un stato di vera esplosione di estremismo salafita dove chi si converte al cristianesimo viene decapitato senza tanti scrupoli (dovete essere forti di stomaco e, soprattutto, maggiorenni per vedere questo video shock).

E mentre l’Egitto sta per sprofondare nell’inverno islamico della Fratellanza Musulmana, la Tunisia ne è già dentro come d’altra parte la Libia, l’Algeria e il Marocco sono sulla strada, mentre nel Maghreb Al Qaeda conquista parte di interi Stati e si organizza con armi chimiche, mentre il Sudan si sta avviando ad essere il prossimo terreno di conquista dell’estremismo islamico legato al terrorismo anti-cristiano, in Europa cosa si fa? Si introduce la Sharia come fonte di Diritto (succede in Gran Bretagna) e si da sfoggio di “buonismo e tolleranza” verso l’Islam erroneamente definito “moderato” evitando accuratamente di contestarlo per non incorrere nelle ire, spesso tradotte in azioni legali, dei vari movimenti musulmani. Persino in rete, dove la libertà dovrebbe essere totale, si cede alle richieste islamiche come ha fatto YouTube che ha cancellato tutti i video che documentavano matrimoni imposti tra anziani islamici e giovanissime bambine (da noi si dovrebbe ancora chiamare pedofilia).

In questo contesto di totale inerzia del mondo occidentale, l’estremismo islamico ha gioco facile nell’espandersi a macchia d’olio, nel mettere in pratica il suo piano di conquista di maomettana memoria, un piano che i cosiddetti “musulmani moderati” approvano e sostengono senza remore con la complicità di una Chiesa Cattolica sempre più distratta e insensibile alle persecuzioni di cristiani che avvengo nel mondo, presa com’è a dimostrare la sua “tolleranza” e a porgere l’altra guancia.

Beh, noi pensiamo che sia arrivato il momento di reagire, di arginare questa marea islamica, di porre dei paletti seri alla espansione dell’estremismo islamico, di supportare concretamente quegli Stati, come la Nigeria, il Sud Sudan e altri, che sono sotto attacco dell’islam integralista. Insomma, è arrivato il momento di reagire lasciando in un angolo il buonismo e la tolleranza e ponendo la protezione del Diritto al primo posto. Perché, parliamoci chiaro, l’islam non ha niente a che vedere con il Diritto, anzi, ne è il principale nemico. Su questo è arrivato il momento di fare chiarezza anche con una legislazione europea ad hoc. L’estremismo islamico si sta diffondendo così velocemente che anche in termini di legislazione l’Europa è rimasta al palo, impreparata ad affrontare concretamente questo problema.

Dobbiamo affrontare senza paura questo problema, senza pregiudizi dettati da stupidi dogmi secondo i quali “non è permesso criticare l’islam” oppure si è “razzisti” se lo si fa. Iniziamo col dare il benvenuto alla neonata “Associazione Vincere la Paura”, segno che finalmente qualcosa si sta muovendo nella lotta legale all’estremismo islamico mascherato da “islam moderato”, alla potentissima lobby islamica che lentamente ma inesorabilmente sta conquistando l’Europa arrivando persino a dettare i termini delle regole sui flussi migratori. Ma non è ancora sufficiente. Dobbiamo considerare l’estremismo islamico come un nemico da combattere e non come qualcosa da accogliere, magari sottoforma di flussi migratori. Non possono essere fatte concessioni alla “legge islamica”, anzi va combattuta anche fuori dall’Europa, laddove si sta imponendo con la forza. Diversamente richiamo di lasciare le future generazioni di europei nelle mani dell’estremismo islamico, sanguinario e assassino, che relega il Diritto nell’angolo in nome di una fede che proprio con il Diritto non ha nulla a che vedere.

Noemi Cabitza