Altra esplosione in Iran: coincidenza o strategia?

Un’altra esplosione ha scosso l’Iran. Dopo quelle di Isfahan e Yazd ora è toccato ad una fabbrica di acciaio saltare in aria. Secondo quanto si apprende dal Governatore della regione, ci sarebbero molte vittime straniere. L’esplosione è avvenuta domenica scorsa in una fabbrica di acciaio della città di Ghadir nella provincia di Yazd, nell’Iran centrale.

All’apparenza non ci sarebbe alcun collegamento al programma nucleare iraniano, tuttavia una serie di rapporti diffusi ieri da organismi di intelligence occidentali riportano che effettivamente la produzione di acciaio del tipo che si produceva a Ghadir potrebbe essere legata alla costruzione delle nuove centrifughe ad alta velocità, IR2 e IR3, per l’arricchimento dell’uranio ad uso militare.

Secondo un rapporto specifico infatti le nuove centrifughe per l’arricchimento dell’uranio che verrebbero usate nel sito di Qom, verrebbero prodotte con uno specifico tipo di acciaio la cui composizione sarebbe il frutto di invenzione nord coreana appositamente studiata per la produzione di centrifughe ad alta velocità per l’arricchimento dell’uranio. A rendere nota questa notizia fu circa un mese fa il giornale tedesco Die Welt che parlò anche di decine di tecnici nord coreani trasferitesi in Iran proprio per insegnare agli iraniani a produrre questo tipo particolare di acciaio.

Ora, si può anche pensare ad una coincidenza, ma il fatto che il Governatore della provincia di Yazd abbia parlato di sette vittime straniere (nord coreane?), che la fabbrica saltata in aria sia stata una delle più moderne per la produzione di acciaio e che proprio pochi giorni fa quella stessa fabbrica fosse stata visitata dai vertici delle Guardie della Rivoluzione, lascia poco spazio alla fantasia.

Sembra invece molto più probabile che l’esplosione della fabbrica di acciaio nella città di Ghadir sia da ricondursi alla ormai nota guerra segreta che l’occidente porta avanti contro il programma nucleare iraniano, una guerra che negli ultimi mesi ha fatto molte vittime tra cui alcuni ingegneri nucleari, un paio di alti ufficiali delle Guardie della Rivoluzione, ha distrutto depositi di armi e intaccato in maniera significativa lo stesso programma nucleare iraniano.

Sarah F.