Fonti di intelligence israeliana hanno fatto trapelare oggi una nota nella quale si evidenzia come entro il mese di aprile Teheran avrà costruito almeno 4/5 testate nucleari. A renderlo noto è il sito di intelligence Debka File secondo cui la finestra temporale per un intervento armato sulle centrali nucleari iraniane si restringe a pochi mesi, entro il mese di marzo.
Intanto l’Iran si prepara a fronteggiare il sempre più probabile attacco da parte di Israele. Secondo fonti di intelligence americane diverse compagnie di Pasdaran (Guardiani della Rivoluzione iraniana) sarebbero già di stanza in Siria. loro compito è quello di dirigere il lancio di missili dal territorio siriano sulle città israeliane. Secondo quanto riferito dalla agenzia FARS si sarebbero inoltre almeno 30.000 uomini in Siria pronti a entrare in Israele per compiere attentati suicidi.
Altri Pasdaran sarebbero già nel Libano del Sud da dove possono coordinare le azioni belliche di Hezbollah che proprio l’altro giorno, per bocca del suo leader Hassan Nasrallah, ha detto che in caso di attacco israeliano alle centrali nucleari iraniane, la guerra si trasformerà in un “conflitto regionale”.
Continua intanto la delicata partita diplomatica. La Russia e la Cina si oppongono all’irrigidimento delle sanzioni contro Teheran sostenendo che “le sanzioni sin qui applicate sono più che sufficienti”. Di diverso avviso il Presidente americano, Barack Obama, che spinge invece per una maggiore pressione sull’Iran e non esclude un intervento militare. Più decisi invece gli inglesi che sembrano puntare invece su un intervento mirato atto a distruggere le centrali atomiche iraniane. Contrari Francia e Germania che sia attestano sulla stessa linea di Obama.
Tuttavia, se le indiscrezioni filtrate oggi sulla possibilità concreta che entro aprile Teheran avrà a disposizione la bomba nucleare venissero confermate, sarebbe molto più difficile per i “moderati” contrastare un intervento armato.
A Gerusalemme sono tutti convinti che le sanzioni non fermeranno la corsa verso la bomba dell’Iran e per questo da diverse settimane si stanno preparando all’inevitabile. Sembra, ma non è confermato, che siano in spedizione migliaia di lettere di richiamo per i riservisti, il che fa pensare che il momento si stia avvicinando. Di certo prima di marzo/aprile occorrerà fare qualcosa per impedire agli Ayatollah di avere la loro bomba atomica.
Sharon Levi