Negazione dell’olocausto: l’Iran insiste e va oltre. Creato sito web ad hoc

Non c’è limite alla idiozia umana, ma quando l’idiozia altrui viene usata per scopi puramente bellici allo scopo di cancellare un Paese democratico dalla faccia della terra, il tutto diventa un’azione globale di una pericolosità inaudita che non può e non deve essere lasciata prosperare impunemente.

E’ il caso di un nuovo sito web iraniano chiamato “holocartoons” finanziato molto probabilmente dal regime assassino di Teheran che tende a negare dichiaratamente l’olocausto ebraico basandosi su un libro a fumetti del 2008 che conteneva vignette satiriche e testi volti a mettere in discussione le dimensioni dell’olocausto.

Non è la prima volta che l’Iran nega l’olocausto ma questa operazione, se possibile, è addirittura più subdola di tutte quelle precedenti perché non solo nega l’olocausto ma mette in evidenza quelle che secondo il regime di Teheran (e non solo) sono le vittime del “finto olocausto ebraico” che sarebbero i palestinesi.

Il sito web alla sua apertura mostra una paginetta in flash con su scritto “in the name of Allah” e in sottofondo la musica della “pantera rosa”. Proseguendo viene mostrata un’altra pagina con su scritto “dedicato a tutti coloro che sono morti con il pretesto (a causa) dell’olocausto”. Le pagine che seguono fanno riferimento al libro di M. Bijani e B.Bitaraf “Holocaust” dove gli autori mettono in discussione attraverso alcune orrende vignette la veridicità dell’olocausto affermando che gli ebrei avrebbero inventato lo sterminio di oltre sei milioni di esseri umani allo scopo di impossessarsi della Palestina. Lasciamo stare il seguito che è un crescendo di allusioni antisemite di una gravità senza precedenti.

Come detto l’azione è molto subdola e certamente studiata a tavolino nei minimi dettagli in quanto è rivolta a tutto il mondo islamico e alla folta schiera di loro seguaci filo-palestinesi allo scopo di giustificare la volontà del regime iraniano di cancellare Israele dalla faccia della terrà. Insomma non è solo una operazione negazionista ma è un’azione volta a giustificare qualsiasi attacco venga portato contro Israele.

In tutto questo stupisce il silenzio della Comunità Internazionale che pure a suo tempo aveva condannato la pubblicazione delle vignette satiriche sul Profeta Maometto bollandole come “un insulto a tutti i musulmani della Terra”. Ora che si tratta di vignette che insultano sei milioni di morti ebrei e tutta la comunità ebraica oltre a tutte le persone di buon senso, il silenzio regna sovrano e incontrastato. Sarà perché è sempre più “scomodo” criticare una qualsiasi parte del mondo islamico al quale tutto e permesso, compreso assassinare coloro che secondo loro hanno insultato il Profeta.

Noi riteniamo che la Comunità Internazionale debba mandare un segnale molto forte all’Iran e a tutti coloro che anche in occidente negano l’esistenza dell’olocausto e che per questo giustificano qualsiasi atto ostile verso Israele auspicandone la distruzione. In questo contesto vorremmo ricordare a tutti la risoluzione 1624 del Consiglio di Sicurezza, che ripudia “i tentativi di giustificazione o glorificazione (apologia) degli atti di terrorismo che possano incitare a commettere nuovi atti di terrorismo”. Ecco, questo sito web ci sembra proprio rientrare in questa casistica.

Sharon Levi