Idioti su Facebook: tiro a segno sui down . Adesso vogliamo i nomi e pene esemplari

Il gruppo “giochiamo al bersaglio con i bambini down” è stato chiuso, non sappiamo se dalla dirigenza di Facebook sommersa dalle proteste o se è stato chiuso per paura delle conseguenze da quell’infame che lo aveva aperto coperto dal “democratico” sistema per cui chiunque può fornire un nome falso e aprire gruppi del genere.

Tutto finito? Nemmeno per idea, perché adesso vogliamo i nomi di quello o quelli che hanno aperto il gruppo. Li vogliamo perché riteniamo che queste persone meritino una pena esemplare, perché non si può scrivere impunemente, come sulla presentazione del gruppo, “perché dovremmo convivere con queste ignobili creature (riferito ai bambini down), con questi stupidi esseri buoni a nulla? I bambini down sono solo un peso per la nostra società. Dunque cosa fare per risolvere il problema? Come liberarci di queste creature in maniera civile? Ebbene si signori io ho trovato la soluzione – continua l’idiota che ha creato il gruppo – consiste nell’usare questi esseri come bersagli, mobili o fissi, nei poligoni di tiro al bersaglio”. Semplicemente DELIRANTE

Vogliamo davvero che questa gente rimanga tranquillamente in giro per ritrovarceli da qualche altra parte con simili deliranti affermazioni? No, come scrive Beppe Severgnini sul Corriere di oggi (è stato il Corriere a fare per primo la scoperta e più precisamente Franco Bompressi sul forum “ditelo a noi” nel nuovo canale Salute/Disabilità di Corriere.it), è l’ora di “pene rapide e memorabili”. Questa gente non può essere difesa nel nome della anarchia (qualcuno la chiama libertà) di internet, candidato al premio Nobel per la Pace ma, paradossalmente, mezzo preferito da questo tipo di idioti (chiamarli persone sarebbe troppo) oltre che da pedofili, molestatori, stalker ecc. ecc. Queste persone vanno individuate e punite perché oltre a commettere reati, perché sono reati quelle affermazioni, con le loro azioni e con il loro uso improprio della rete mettono in pericolo proprio la “libertà” di internet, quella libertà che permette alle persone perbene di utilizzare questo grandissimo mezzo di libertà.

Severgnini li chiama “idioti moderni”. Mai termine è stato più appropriato. E allora perché non fare tesoro proprio delle parole di Severgnini e della sua proposta? Si individuino rapidamente gli idioti moderni e non ci si limiti a sacrosante condanne penali espiabili con semplici multe. No, troppo facile. Oltre alle multe, alle pene detentive (previste dal codice penale per reati di questo tipo) li si condanni a prestare servizio nelle comunità che assistono i bambini down o tutti quei bambini bisognosi di assistenza. Questa gente deve vedere quello di cui parla, deve vedere e vivere con i bambini down, deve assisterli giorno per giorno. Forse, parole sempre di Severgnini, potrebbero dimostrare di avere un cuore, visto che non hanno il cervello.

Bianca B.

  1. le frasi usate da quei dementi mi hanno inumidito gli occhi e rabbrividito la pelle. E’inconcepibile pensare che in poco tempo avessero già raggruppato tanti sostenitori.
    Vorrei dire a questi decerebrati che il down ha un cromosoma in più, che lo rende incapace di fare alcune cose ma anche geneticamente affettuoso, dolce, sensibile. Gli adepti di questa idiozia non hanno un cromosoma in più, ma tutto in meno. Nella nostra società i veri disabili sono loro: diversamente abili nell’umanità, sicuramente abili nella bestialità.
    Mi rimane solo un dubbio: siamo sicuri che dare loro visibilità mediatica sia una mossa strategicamente vincente? Se non si impara a ignorare uno stupido, va a finire che crede di essere intelligente.

  2. condivido il tuo dubbio Silvia. Anche noi ci siamo posti la stessa domanda tuttavia credo che, almeno in questo caso, la visibilità porti a pressioni sulla magistratura affinché individuino questi dementi e facciano loro pagare seriamente questa bestialità. Magari si sentiranno più intelligenti ma sicuramente non devono passare delle belle ore nell’attesa di essere scovati.

  3. Non c’è dubbio che questi siano degli emeriti idioti, ma in egual modo ritengo che siano ancor più pericolosi i media, che con il loro far notizia a tutti i costi e approfittando della libertà di stampa (che ritengo paragonabile alla libertà di parola di quei fautori ignobili razzisti) creano idee perverse alla gente e in questi ultimi anni hanno solamente fatto in modo che sempre più gente provasse quelle “emozioni” tanto pubblicizzate in ogni luogo e momento.
    Non si può nascondere che il razzismo, le tragedie famigliari, le rapine, le truffe, etc. siano in aumento…non vi chiedete mai il perchè?
    Le responsabilità e i poteri di chi si occupa della pubblica informazione sono enormi, e purtroppo è in mano a gente ignorante e senza scrupoli che si vanta di dare un servizio essenziale alla gente e che non paga mai per i suoi errori.
    I bambini come anche tutte quelle persone “di carattere debole” imparano e prendono esempi negativi dai mezzi di informazione, la cosa importante al giorno d’oggi è sempre di più l’apparire ad ogni costo…siamo sulla strada giusta?
    Meditate gente…meditate…

  4. sono d’accordo con te silvia. farei fare loro la stessa fine proposta dalle loro menti bacate. non ho parole per descrivere la mia rabbia e lo sdegno nei confronti di queste bestie.
    perché non li si può definire esseri umani.

  5. a me sembra lo sfogo degno di una prefica in una sceneggiata napoletana. a me sembra che i tizi lì che hanno aperto quel gruppo stessero semplicemente scherzando, puoi discutere sul buon gusto dell’umorismo ma trattarli come criminali di guerra, quasi che stessero davvero pensando quello che hanno scritto, e perdipiù arrivare a invocare la censura mi pare assurdo. diamoci una calmata perchè qua c’è un isterismo nuovo ogni giorno. e basta coi toni apocalittici da predicatore puritano del ‘700.

  6. infatti il gruppo è stato chiuso e il tipo (idiota) individuato proprio ieri. Ma evidente al mondo non è isolato

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